ʿAbd al-Raḥmān bin Fayṣal b. Turkī Āl Saʿūd, (in arabo عبد الرحمن بن فيصل بن تركي آل سعود?) (Riad, 1845 – Riad, 1928), è stato l'ultimo sovrano del Secondo Stato Saudita e il padre di re ʿAbd al-ʿAzīz, fondatore della moderna Arabia Saudita.[1]
Guerra civile reale
Quando i fratelli di ʿAbd al-Raḥmān - Saʿūd e ʿAbd Allāh - entrarono in lotta per il potere nel 1865,[2] il futuro emiro e suo fratello Muḥammad tesero ad allinearsi con Saʿūd, soprattutto dopo il 1871, quando quest'ultimo conquistò la capitale Riad. ʿAbd al-Raḥmān fu inviato a Baghdad per negoziare con l'Impero ottomano una richiesta di aiuto. Non essendoci riuscito, dopo due anni cercò di prendere Al-Hasa, oasi della parte orientale della penisola arabica, che fungeva da base per ʿAbd Allāh, senza successo. Alla fine tornò a Riad. Dopo la morte di Saʿūd nel 1875, ʿAbd al-Raḥmān fu riconosciuto come suo successore, ma entro un anno la capitale venne riconquistata dal rivale ʿAbd Allāh e fu quindi costretto ad abdicare.
Nel 1887 i figli di Saʿūd bin Fayṣal, che avevano proseguito le ostilità contro i loro zii, riuscirono a catturare ʿAbd Allāh. Gli emiri Āl Rashīd di Ha'il furono in grado di ottenere la liberazione di ʿAbd Allāh, in cambio di ʿAbd al-Raḥmān. ʿAbd Allāh fu ricevuto ad Ha'il e l'emiro lo chiamò a governare Riyad. ʿAbd al-Raḥmān fu in grado di scatenare una rivolta nel 1887, di prendere e difendere la capitale, ma i suoi tentativi di espandere il controllo finirono in un disastro. Quando ʿAbd al-Raḥmān diventò il leader indiscusso del Casato dei Saʿūd nel 1889, attaccò e riprese Riyad.[2] Tuttavia, le forze saudite furono sconfitte nella battaglia di Mulayda e ʿAbd al-Raḥmān e la sua famiglia furono costretti a fuggire.[2]
Anni successivi e morte
La famiglia scappò nel deserto del Rub' al-Khali, nel sud-est, tra i beduini, prima di trovare rifugio presso la famiglia Al Khalifa in Bahrein e infine presso gli Al Sabah del Kuwait.[2] Mentre era in Kuwait, ʿAbd al-Raḥmān cercò di diffondere l'Islam di tipo wahhabita e di far rinascere la dinastia saudita.[3]
Dopo la sconfitta nella battaglia di Sarif nel 1900, impegnò tutte le sue azioni nel recupero del patrimonio famigliare.[1] Negli anni successivi, il figlio ʿAbd al-ʿAzīz riconquistò il regno. ʿAbd al-Raḥmān fu designato imam e venne considerato il leader spirituale della comunità, mentre il figlio deteneva l'autorità secolare e militare. Morì a Riyad nel 1928.[4]
Note
- ^ a b H. St. John Philby, Saudi Arabia, London, Ernest Benn, 1955, p. 236. URL consultato il 25 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2020).
- ^ a b c d Abdul Rahman bin Faisal Al Saud (1), su sacmclubs.org, King Abdulaziz Information Source. URL consultato il 9 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2014).
- ^ Maxvell Czerniawski, Blood in the Wells: The Troubled Past and Perilous Future of US-Saudi Relations, su commons.emich.edu, Eastern Michigan University, 2010. URL consultato il 2 maggio 2012.
- ^ (EN) Abdul Rahman bin Faisal Al Saud (3), su sacmclubs.org, King Abdulaziz Information Source. URL consultato il 7 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2013).
Altri progetti
Collegamenti esterni