Nello stesso mese fu impegnata in aspri combattimenti nel tentativo di arrestare l'avanzata alleata in Francia.[3] Le perdite furono così elevate che agli inizi di luglio l'intera divisione contava appena 8.500 uomini. Sempre nel mese di luglio prese parte a varie controffensive tedesche per arginare gli alleati che dilagavano nel nord della Francia.[2]
La divisione subì ancora pesantissime perdite e rischio di essere annientata nel tentativo riuscito di sfuggire dalla sacca di Falaise.[3] Successivamente venne trasferità a Metz per essere riorganizzata. Nella prima settimana di settembre venne incaricata di distruggere la testa di ponte alleata sulla Mosella.[3] L'attacco fallì e l'unità fu costretta a retrocedere e a difendere la stessa Metz.[2]
Nell'ultimo trimestre del 1944 sostenne duri combattimenti nella regione della Saar e fu respinta fin dietro la linea Maginot;[3] tali combattimenti ridussero l'organico dell'unità a circa 4.000 uomini. Verso dicembre l'organico fu totalmente ripristinato con l'arrivo di nuovi rinforzi.[2]
Nel gennaio 1945 prese parte all'operazione Nordwind, l'ultima offensiva tedesca sul fronte occidentale.[3] Assegnata alla difesa di Norimberga, combatté qui fino al 20 aprile prima di ritirarsi a Donauwörth e successivamente a Moosburg con gli effettivi ridotti a 4.000 uomini.[2]
I superstiti si arresero agli americani il 7 maggio 1945 ad Achensee.[2][3]
L'insegna divisionale è caratterizzata da uno scudo appuntato, che presenta un intaglio al cantone destro del capo, di nero alla bordura d'argento a un guanto d'arme di nero e argento posto in sbarra.
La divisione porta il nome del cavaliere tedesco Götz von Berlichingen, vissuto nel XVI secolo, il quale perse in battaglia la mano destra e fu costretto a indossare una protesi di ferro, così come riportato dall'emblema stilizzato della divisione.
Videogiochi
Una rappresentazione videoludica della 17. SS-Panzergrenadier-Division "Götz von Berlichingen" è presente in Steel Division: Normandy 44.
Note
^L'unità fu impiegata anche nei combattimenti contro i partigiani francesi
^abcdefgh17, su www.lexikon-der-wehrmacht.de. URL consultato il 23 giugno 2024.