Il tutto comincia grazie all'impresario teatrale Florenz Ziegfeld il quale, spinto dalla moglie dell'epoca, l'attrice Anna Held, prende sotto la sua ala musicisti come Victor Herbert, Irving Berlin, Jimmy Monaco ed artisti come Eddie Cantor, Fanny Brice, Bert Williams, Will Rogers, Beatrice Lillie, W. C. Fields e Ruth Etting, per dare vita ad una serie di spettacoli in grado di lanciare canzoni e numeri teatrali di grande successo, amati dal pubblico e dalla critica. Il genere di base è semplice, tipico del vaudeville, ma l'alchimia tra il fasto opulento delle scene, la verve delle musiche, l'audacia dei costumi femminili e il talento degli artisti è esplosivo.
William Powell, nel 1936, interpreta Florenz Ziegfeld nel film Il paradiso delle fanciulle (The Great Ziegfeld) diretto da Robert Z. Leonard, biografia romanzata della vita del grande impresario. Oltre a Powell, il cast del film è formato da alcuni dei grandi nomi dello schermo. A una famosa attrice tedesca, Luise Rainer, venne affidata la parte della polacca Anna Held, la prima moglie di Ziegfeld, cantante e attrice oltremodo celebre nella Broadway del primo Novecento, famosa per il suo sguardo malizioso che incantava il pubblico. L'interpretazione di Anna Held fece vincere l'Oscar a Luise Rainer come migliore attrice.
Il ruolo di Billie Burke, una nota attrice che diventa la seconda moglie di Ziegfeld (e che poi sarebbe diventata la sua vedova), venne dato a Myrna Loy, al tempo già famosa in ruoli di conturbante maliarda. La Loy interpreta una Billie Burke graziosa, piena di verve, ma si propone anche come una moglie più tradizionale di quella che era stata Anna Held. Il film fa sfoggio di magnifiche scenografie che ricreano, esaltata dall'uso della fotografia in bianco e nero, l'atmosfera che si respirava agli spettacoli delle Follies. Il momento clou del film è quello dove la m.d.p. scivola in salita lungo una monumentale scalinata tutta bianca che si avvolge a spirale, con ogni gradino occupato da un ballerino (maschio o femmina) vestito rigorosamente di nero. L'effetto finale è quello di farci scoprire su quella che pare in effetti una gigantesca torta di panna bianca incrostata di decorazioni nere, una sorta di ciliegina posata sulla sua cima: una bellissima Virginia Bruce che celebra con la sua bellezza quella, gloriosa, della ragazza americana.
Le fanciulle delle follie
Nel 1941, uscì, diretto da Robert Z. Leonard, Le fanciulle delle follie (Ziegfeld Girl) interpretato da Judy Garland, Hedy Lamarr e Lana Turner. Il film, attraverso la storia di tre ragazze, ognuna diversa una dall'altra, ricrea il mondo delle Follies come il raggiungimento di un'aspirazione artistica, la realizzazione di un sogno. Le due bellissime, una bionda e l'altra bruna, sono rispettivamente interpretate da Lana Turner e Hedy Lamarr: la bionda, una ragazza della working class, bella spigliata e arrivista, finirà male, come tutte le "gold diggers", le cercatrici d'oro di cui Hollywood amava raccontare le storie ma alle quali poi, inevitabilmente (e moralisticamente), faceva fare una brutta fine. La bruna, meravigliosa e sofisticata bellezza europea (come in effetti era la vera Hedy Lamarr), non deve fare alcuno sforzo per apparire: basta che si presenti e il mondo si ferma ad ammirarla. Ma, sposata a un violinista, abbandona il palcoscenico per seguire la carriera artistica del marito. La terza, Judy Garland, non è particolarmente bella. È, invece, particolarmente brava. Cantante e ballerina, si è fatta le ossa fin da piccola, nata e cresciuta in una famiglia che lavorava nel vaudeville. Il teatro di rivista le scorre nel sangue come il talento: è lei la vera "ragazza di Ziegfeld". Le altre due sono bellissime e intercambiabili, come qualsiasi bella ragazza che offre la sua bellezza per qualche anno o, forse, solo per qualche mese. E che ha frotte di sostitute dietro di lei pronte a prendere il suo posto.
A parte la morale del racconto, il film è uno straordinario album di scene che fa rivivere i quadri delle Follies, con i costumi di Adrian uno più fantastico dell'altro, trame delicate di ragnatele che avvolgono le più belle ragazze del mondo.
Hazel Forbes (1928), Miss United States, foto di A. C. Johnston
L'immagine del celebre teatro dove si svolgevano gli spettacoli di Ziegfeld compare al centro in basso nella storica foto del 1932 dei famosi operai che mangiano in cima al grattacielo (lunchtime atop a skyscraper).[senza fonte]
Bibliografia
(EN) Randolph Carter Ziegfeld The Time of His Life, Bernard Press (London, 1988) ISBN 0-9513557-0-8
(EN) Richard e Paulette Ziegfeld The Ziegfeld Touch: the life and times of Florenz Ziegfeld, Jr., Harry N. Abrams, Incorporated (New York, 1993) ISBN 0-8109-3966-5