Gauss indagò sulle sue capacità constatando la sua straordinaria abilità nel calcolo mentale, e lo raccomandò all'Accademia delle Scienze di Amburgo per consentirgli di lavorare a tempo pieno sulla matematica, ma Dase morì poco dopo.
Per fare alcuni esempi, Dase moltiplicò a mente 79532853 × 93758479 in 54 secondi, e due numeri di 20 cifre in 6 minuti; due numeri di 40 cifre in 40 minuti; e due numeri di 100 cifre in 8 ore e 45 minuti. Gauss commentò che una persona allenata nel calcolo avrebbe potuto calcolare il prodotto di due numeri di 100 cifre in metà tempo usando carta e penna.
Nel 1844, Dase calcolò π fino a 200 cifre decimali, un record per allora, usando la formula di Machin
Il risultato fu controllato da August Leopold Crelle, che dopo averlo giudicato corretto lo pubblicò nel 1844 sulla rivista matematica Crelle's Journal.
Calcolò anche una tavola logaritmica con 7 decimali, ed estese una tabella di fattorizzazione degli interi da 6.000.000 a 9.000.000.
Ciononostante, Dase aveva delle fortissime lacune in fatto di matematica teorica. Lo stesso matematico danese Julius Petersen cercò di insegnargli alcuni teoremi basilari di Euclide, ma ci rinunciò dopo essersi reso conto che la loro comprensione fosse ben al di là delle sue capacità d'apprendimento[1].
«...aveva uno straordinario senso della quantità. Poteva cioè dire, senza contare, quante pecore c'erano in un campo, o parole in una frase, e così via, fino a 30 circa.»
(EN) Richard Preston, The Mountains of Pi, su newyorker.com, New Yorker, 2 marzo 1992. URL consultato il 27 luglio 2009. - Contiene una breve discussione su Dase