Wolseley 6/99 e 6/110
La 6/99 e la 6/110 sono stati due modelli di autovettura prodotti complessivamente dalla Wolseley dal 1959 e al 1968. Il contestoI due modelli sono stati le ultime vetture Wolseley di grandi dimensioni. Vennero disegnate da Pininfarina grazie al contributo di alcuni designer della BMC. La 6/99 venne venduta anche con marchio Austin con il nome A99 Westminster, e con marchio Vanden Plas con il nome Princess 3-Litre. Ebbe una sorte analoga anche la 6/110. La produzione iniziò nel 1959 e continuò senza modifiche fino al 1961, quando il modello fu rinominato Wolseley 6/110. Quest'ultimo rimase in produzione fino al 1968. I due modelli, in Danimarca, vennero commercializzati con il nome Wolseley 300[1]. Simile ai modelli, vennero commercializzate altre due vetture, la Austin A40 Farina e la Wolseley 15/60. Sebbene rassomigliante alla 6/99 ed alla 6/110, la 15/60 non condivideva però i componenti del corpo vettura con i due modelli in oggetto. La Wolseley 6/99
La prima serie del modello, disegnata da Pininfarina e denominata Wolseley 6/99, sostituì la 6/90. Aveva montato un motore a sei cilindri in linea da 2.912 cm³ di cilindrata e 102 bhp di potenza a valvole in testa, che aveva in dotazione un carburatore a doppio corpo della SU derivante da quello della Austin-Healey 3000. Il cambio offerto di serie era manuale a tre rapporti. Era disponibile, tra gli optional, il cambio automatico. Le sospensioni avevano la struttura tipica che si poteva trovare in altri modelli del gruppo BMC. Quelle anteriori erano a molle elicoidali e bracci oscillanti, mentre quelle posteriori erano a balestra semiellittica. All'avantreno era installata una barra antirollio. I freni anteriori erano a disco, mentre quelli posteriori erano a tamburo servoassistiti. Gli interni erano di fattura ricercata per differenziarli da quelli dei modelli Austin. Il cruscotto era in legno. I sedili erano foderati in pelle. Quelli posteriori erano a divanetto con bracciolo centrale, mentre quelli anteriori erano singoli. La carrozzeria era disponibile in tinta unita oppure con verniciatura bicolore. Un esemplare di 6/99 è stato provato dalla rivista specializzata The Motor nel 1959. Vennero registrate una velocità massima di 157,1 km/h ed un'accelerazione da 0 a 97 km/h di 14,4 secondi. Il modello utilizzato nel test costava 1.254 sterline[3]. La Wolseley 6/110
Il modello venne aggiornato e rinominato 6/110 nel 1961. Anche le omologhe vetture del gruppo, la Austin A110 Westminster e la Vanden Plas Princess 3-Litre Mk. II, furono riviste. La 6/110 aveva installato il medesimo motore della 6/99, ma di potenza superiore, per la precisione 120 bhp. La leva del cambio fu spostata dal piantone dello sterzo al pavimento. Il servosterzo ad incidenza variabile della Hydrosteer e l'aria condizionata furono offerti come optional dal luglio del 1962. Anche per la 6/110, il cambio era manuale a tre rapporti. Era disponibile, come optional, il cambio automatico. Nel 1964 la vettura fu rivista. Il modello aggiornato fu denominato Mark II, e possedeva delle ruote più piccole ed un cambio manuale a quattro rapporti. L'overdrive era ancora disponibile, ma tra le opzioni. La produzione della Mark II terminò nel marzo del 1968[4]. Delle tre vetture omologhe, solo il modello Austin venne sostituito (nello specifico, dalla Austin 3 litre). Versioni della 3 litre con marchio Wolseley e Vanden Plas raggiunsero lo stadio di prototipo, ma non entrarono mai in produzione. Note
Bibliografia
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