Figlio di un borgomastro dell'Aia[1] e colonnello della Schutterij[2], fratello di Jacob e padre di Hendrik, entrambe iscritti alla Confrerie Pictura, probabilmente come amatori, studiò per due anni presso Alexander le Petit[3].
Ritornato all'Aia nel 1661[1], fu ammesso alla Confrerie Pictura[3]. Rimase nella sua città natale fino alla morte, tranne l'anno 1672 che trascorse ad Amsterdam[3]. Nel 1698 la sua casa ed un lascito costituito da numerosi dipinti furono venduti[1]. A testimonianza della celebrità di quest'artista, il suo concittadino Samuel Sylvius compose la poesia Funerale del Sig.Willem Doedijns, arci-pittore del secolo[1].
Fu anche tra i fondatori dell'Accademia dell'Aia[1].
Dipinse principalmente soggetti allegorici, mitologici e religiosi[3]. Tra i suoi dipinti, soprattutto decorazioni a soffitto, il più conosciuto è Il giudizio di Salomone presso il municipio dell'Aia[1]. Affrescò anche il Museo delle Antichità a Utrecht[2]. I suoi disegni, realizzati in Italia, furono incisi da Jan de Bisschop[1].
(NL) Abraham Jacob van der Aa, Karel Johan Reinier van Harderwijk;Gilles Dionysius Jacobus Schotel, Biografisch Woordenboek der Nederlanden, vol.IV, Haarlem, J.J. van Brederode, 1858, p.208. URL consultato il 26 dicembre 2012.