Studente di teologia del seminario di Tubinga, si occupò più volentieri di poesia e di letteratura, e visitò frequentemente tra il 1822 e il 1823 il poeta Friedrich Hölderlin, allora mentalmente malato, che viveva in una semi-reclusione nella casa del colto artigiano Ernst Zimmer, in riva al fiume Neckar, accompagnandolo a volte in passeggiate nei dintorni e lasciandone un ritratto nel suo Hölderlins Leben, Dichtung und Wahnsinn. Dopo aver viaggiato a lungo per l'Italia, la Svizzera e il Tirolo, nel 1827 Waiblinger lasciò Tubinga per l'Italia, stabilendosi a Roma, dove abitò in una casa tuttora esistente in via del Mascherone 62, e morendovi prematuramente di tubercolosi all'età di 25 anni. È sepolto nel Cimitero acattolico di Roma.
Curiosità
Nella sua novella "Im Presselschen Gartenhaus", del 1913, Hermann Hesse descrive una visita a Hölderlin dei poeti Waiblinger e Eduard Mörike.
Opere
Phaeton (1823), romanzo filosofico
Erzählungen aus Griechenland (1823)
Lieder der Griechen (1823)
Drei Tage in der Unterwelt (1826)
Blüten der Muße aus Rom (1829)
Taschenbuch aus Italien und Griechenland (1829/1830)
H. Fröschle, Wilhelm Waiblinger als Völkerpsychologe, in «Suevica. Beiträge zur schwäbischen Literatur- und Geistesgeschichte» (1993). Stuttgart 1994 [1995], S. 69-80 ISBN 3-88099-311-4
L. B. Jennings, An Early German Vampir|Vampire Tale: Wilhelm Waiblinger's "Olura" (prima edizione 1986), in «Suevica. Beiträge zur schwäbischen Literatur-und Geistesgeschichte» 9 (2001/2002), Stuttgart 2004 [2005], pagg. 295-306 ISBN 3-88099-395-5