Il padre era di origine danese, pertanto il cognome russo risulta essere una traslitterazione dell'originale Dahl, grafia ancora utilizzata quando si scrive questo cognome nelle lingue occidentali[quali lingue?].
Il suo percorso di formazione culturale culminò con gli studi in medicina e con l'approfondimento dei più importanti autori contemporanei, tra cui Puškin e Gogol'. Nel 1832 pubblicò il suo primo libro intitolato Russkie skazki ("Fiabe russe"), nel quale l'autore evidenziò doti di narratore e di etnografo.[1] Verso la metà del secolo fece uscire il libro Suever'jach i predrassudkach russkogo naroda ("Sulle credenze, le superstizioni e i pregiudizi del popolo russo", 1846), seguito da quattro libri di fiabenovelle e racconti. Nel 1845 fu fra i membri fondatori della Società geografica russa. Dal 1847 al 1862 si impegnò in vari settori, spaziando dalla linguistica, con studi sui proverbi e sui dialetti russi, ai romanzi.
Negli anni sessanta dell'Ottocento pubblicò i libri che lo resero famoso, ossia il Dizionario esplicativo della lingua grande-russa viva, in russo Толковый словарь живого великорусского языка.
Lo scrittore viene considerato un pioniere del realismo, per la sua tendenza a cogliere parte del suo linguaggio letterario dal contesto popolare.