Gli fu negata la possibilità di lavorare a Mosca, ufficialmente per il divieto di assumere impieghi in luoghi diversi da quello di residenza[1], sebbene ufficiosamente, nella sua autobiografia, attribuì la ragione del suo rifiuto all'antisemitismo dell'apparato burocratico sovietico[1].
Nel 1981 ottenne un incarico a Kharkov come ricercatore all'istituto di fisica delle basse temperature dell'Accademia nazionale delle scienze dell'Ucraina.
Conseguì il dottorato di ricerca nel 1988 presso l'Istituto di matematica Steklov di Mosca e nel 1992 fu integrato come membro dell'istituzione ucraina in cui già insegnava.
Contributi matematici
Nel 1974 Drinfeld annunciò di aver scoperto una dimostrazione delle congetture di Langlands per il gruppo generale lineare GL2 su campi globali di caratteristica positiva. Nella dimostrazione delle congetture Drinfeld introdusse una nuova classe di oggetti che chiamò "Moduli Ellittici", successivamente noti come moduli di Drinfeld. Più tardi, nel 1983, Drinfeld pubblicò un breve articolo in cui estendeva l'applicabilità delle congetture di Langlands. Allorché furono pubblicate nel 1967, le congetture di Langlands rappresentavano una sorta di teoria dei campi non abeliani; Drinfeld postulò dunque l'esistenza di una corrispondenza naturale uno a uno tra rappresentazioni di Galois e alcune forme automorfe. La "naturalità" della corrispondenza è garantita dalla coincidenza delle funzioni L per i due gruppi. Drinfeld fece notare che, al posto di forme automorfe, si possono considerare fasci perversi automorfi o D-moduli automorfi. L'automorficità di questi moduli e la corrispondenza di Langlands possono essere quindi capite in termini dell'azione degli operatori di Hecke.
(EN) Vladimir Ginzburg, Preface to the special volume of "Transformation Groups", vol. 10, Birkhäuser, 2005, pp. 277–78, DOI:10.1007/s00031-005-0400-6.
(EN) Jurij Manin, On the Mathematical Work of Vladimir Drinfeld, su International Congress of Mathematicians Bejing, August 20-28, 2002, icm2002.org.cn, Chinese Mathematical Society (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2004).