«Conosco bene Vixen, le piace farsi corteggiare ma il gioco finisce qui»
Vixen è un film del 1968, diretto da Russ Meyer.
È il primo lungometraggio del "periodo pop" del regista, che codifica lo stile cartoonesco e le immagini di un sesso libero e giocoso che saranno presenti nelle sue successive opere. Pur mantenendosi nei limiti del softcore, il film presenta immagini molto esplicite per i tempi, e mostra alcune scene allora tabù, come le riprese di incesto.[1]
Trama
Vixen è una ragazza ninfomane, bellissima e pericolosamente fatale, sposata col pilota Tom, che non s'accorge della continua infedeltà della moglie. Una giovane coppia chiede ospitalità a Tom e Vixen tenta subito di sedurre entrambi. Prima si dedica all'uomo, abbordandolo al fiume, quindi prende di mira la donna, timida e gelosa, che s'era rintanata in un cottage, ubriacandosi. Vixen prima la consola, quindi la lusinga, la spoglia e infine la seduce.
Non contenta, arriva a sedurre pure il fratello; esita solo di fronte a Niles, un ragazzo di colore, che però disprezza chiamandolo Rufus. Alla combriccola s'unisce un irlandese comunista, che tenta di convincere Niles a dirottare un aereo per L'Avana dove, secondo lui, sopravvive l'utopia d'una democrazia che accetti anche le persone di colore. Vixen riesce però a convincere Niles della meschinità dell’irlandese.
Produzione
Vixen ebbe un budget di 76.000 dollari,[1] e fu prodotto dallo stesso Meyer insieme alla moglie Eve.
Cast
Il film è interpretato da attori che torneranno in altri film di Meyer, come Erica Gavin (che ebbe la parte rispondendo a un annuncio su un giornale trovato dal dentista)[1] e Harrison Page, che saranno presenti in Lungo la valle delle bambole.
Meyer è presente in un cameo, nella parte di un turista, ma non è accreditato nei titoli del film.
Erica Gavin dichiarò di aver avuto molti più problemi nel recitare la parte di una razzista anticomunista, piuttosto che quella della ninfomane e sorella incestuosa.[1] I suoi genitori, infatti, subirono le persecuzioni dell'era McCarthy, quella del maccartismo.[1]
Riprese
Il film è ambientato in Canada, ma è stato girato interamente negli Stati Uniti (precisamente in Arizona per gli esterni e a Hollywood per gli interni).[1]
Accoglienza
Il film fu il più grande successo commerciale nella carriera di Russ Meyer. Incassò infatti 26 milioni di dollari, restando in programmazione a Chicago per 58 settimane.[1] Grazie agli enormi incassi, il film si guadagnò anche un articolo sul Wall Street Journal.[1]
Censura
Il film procurò al regista grandi problemi con la censura. Vixen, infatti, fu il primo film nella storia del cinema ad ottenere una "X-Rated" (vale a dire il divieto totale ai minori) dalla MPAA, che in futuro verrà riservato soprattutto ai film pornografici.[1]
Diversi proiezionisti furono arrestati, insieme ai proprietari delle sale, o furono condannati a pagare forti multe, per aver programmato il film.[1] A Chicago, durante la prima del film, ci furono proteste da parte delle femministe, mentre nel Michigan ci fu una petizione per ritirare il film dalle sale; a Cincinnati il film è proibito ancora adesso, mentre nell'Ohio la censura mandò un fotografo per ritrarre e schedare tutti gli spettatori del film.[1]
Alla fine Meyer dovette affrontare 23 processi, e rischiò la galera.[1] «Censura è un termine errato. Era una persecuzione!», disse.[1] L'avvocato che difese il regista era lo stesso dello scrittore Henry Miller.[1] Il caso del film arrivò anche alla Corte Suprema dell'Ohio dove, raccontò l'avvocato, il giudice si ritirò per visionare il film, e da dietro la porta chiusa si sentivano le sue risate.[1]
Omaggi
- Il film ha dato il nome ad un gruppo musicale femminile, le Vixen.
- «Is she woman... or animal?»
- «È una donna... o un animale?».
Note
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o Furia Berti, Russ Meyer, Milano, Il Castoro Cinema, 2007.
Collegamenti esterni
- Vixen, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Vixen, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Vixen, su AllMovie, All Media Network.
- (EN, ES) Vixen, su FilmAffinity.
- (EN) Vixen, su Box Office Mojo, IMDb.com.