Difensore eclettico e valido incontrista[1], tra le sue doti migliori vi era il senso della posizione e la capacità di partecipare anche al gioco offensivo[2].
Carriera
Udinese
Crebbe nelle giovanili dell'Udinese, dalle quali venne poi promosso in prima squadra nella stagione 1967-1968. Giocò con i friulani per quattro anni in Serie C, gli ultimi tre campionati da titolare.
Bologna
Nell'estate 1971 venne acquistato dal Bologna, con il quale esordì in Serie A il 7 novembre in Fiorentina-Bologna (2-1). Alla fine della stagione totalizzò però solo 4 presenze.
La stagione successiva, pur partendo sempre come riserva, raccolse 24 presenze mentre nella stagione 1973-1974 furono 17, più diverse presenze nella Coppa Italia vinta dai felsinei.
Con l'allenatore rossoblùBruno Pesaola però i rapporti non furono mai buoni[2][3], e così nella quarta stagione raccolse appena 9 presenze
In granata partì come jolly difensivo pronto a subentrare ai titolari; esordì alla seconda giornata di campionato da titolare in Torino-Perugia (3-0) in luogo di Nello Santin, infortunato. Disputò una gara esemplare sia in fase difensiva che offensiva[2] e da allora fu sempre titolare tranne in occasione della ventiduesima giornata quando fu costretto a fermarsi per via di una distorsione al ginocchio. A fine stagione il Torino divenne Campione d'Italia 1975-1976.
La stagione successiva si confermò titolare inamovibile nella stagione che vide il Toro piazzarsi al secondo posto in campionato; debuttò anche in Coppa dei Campioni il 15 settembre 1976 in Torino-Malmö (2-1).
La stagione 1977-1978 fu nuovamente molto positiva, con il 3º posto in campionato e la partecipazione alla Coppa UEFA. Si tolse anche la soddisfazione di segnare il suo primo e unico gol in granata il 12 febbraio 1978 in Torino-Vicenza (2-2).
La stagione successiva invece fu relegato al ruolo di riserva, collezionando 9 presenze in campionato.
A fine stagione decise di concludere la sua carriera professionistica[senza fonte] e tornò a Udine a lavorare nella fabbrica del fratello[6].
^Vittorio Caporale, su tremareilmondofa.blogspot.it, 25 ottobre 2011. URL consultato il 12 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2014).