Vito Bellafiore (Santa Ninfa, 11 luglio 1929[1]) è un politico italiano.
Di professione insegnante, milita nel Partito Comunista Italiano fin dalla più tenera età, ed entra presto a far parte degli Organismi Provinciali e Regionali del partito.
Nel 1971 è eletto Deputato Regionale nella lista unica PCI - PSIUP con 23.388 preferenze e fa parte della Commissione Lavori Pubblici[2]. Non ripresenta la sua candidatura alle elezioni regionali successive.
È Sindaco del comune di Santa Ninfa ininterrottamente per 28 anni, partecipando a numerose battaglie politiche e culturali per la ricostruzione e la rinascita della Valle del Belice[3].
Il 26 giugno 1983 è eletto senatore per il PCI nel Collegio di Alcamo con 26.602 voti. Durante la legislatura è componente della Commissione Finanze e Tesoro e della Commissione parlamentare sulla destinazione dei fondi per il terremoto del Belice[4].
Viene poi rieletto senatore alle elezioni del 1987 nel Collegio di Alcamo con 25.139 voti, ma nel febbraio del 1988 dopo un ricorso di altro candidato del Collegio di Agrigento e la conseguente revisione dei voti elettorali viene dichiarato decaduto[5].
Nel 2018 pubblica un libro in occasione del cinquantesimo anniversario del terremoto nella valle del Belice, in cui ricorda il sisma e ripercorre criticamente la controversa storia della ricostruzione[6].
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