Viticoltura in Campania

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La viticoltura in Campania è l'insieme delle attività di coltivazione di uva e produzione di vino svolte nella regione.

Storia

La viticoltura in Campania ebbe inizio nell'epoca romana, ma iniziò con l'arrivo degli Antichi Greci. I greci furono i primi a coltivare i semi della vitis vinifera come: Aglianico, Greco, Fiano, Falanghina, Biancolella e Piedirosso sono di origine greca. Il nome “Aglianico” sembra derivi dal termine Ellenico, cioè “dalla Grecia”. Durante l’Impero Romano, la Campania ebbe un ottimo sviluppo, fino ad esportare anche i loro vini fuori dalla propria regione. Quando l'Impero Romano finì, la Campania subì un momento brutto. Nel 1300, l'Asprinio fu il vino più prodotto e nel 1700 si commercializzava fino ad Aversa (fatto con le bollicine). L’oidio e la fillossera arrivarono in Campania molto più tardi, ma la viticoltura subì tanti danni. La qualità si sentì a partire dal 1980. I vini in Campania, stanno registrando molti successi da parte dei consumatori. Greco di Tufo, Fiano di Avellino, Falanghina, per i bianchi, Taurasi e per i rossi (Aglianico), sono alcuni vini della Campania più interessanti.

Vitigni

Autoctoni

Vitigno Bacca Zona di coltivazione Immagine
Aglianico Nera
Aglianicone Nera
Asprinio Bianca
Barbera del Sannio Nera
Biancolella Bianca
Caprettone Bianca
Casavecchia Nera
Catalanesca Bianca
Coda di Volpe Bianca
Falanghina Bianca
Fenile Bianca
Fiano Bianca
Forastera Bianca
Ginestra Bianca
Greco Bianca
Pallagrello bianco Bianca
Pallagrello nero Nera
Pepella Bianca
Piedirosso Nera
San Lunardo Bianca
Sciascinoso Nera

Alloctoni

Vini

DOCG

DOC

Vino IGP Paestum Vetere rosato

IGT

Note