Ville di Giovo è una frazione del comune sparso di Giovo situata a nord rispetto a Verla, sede municipale del comune.
Geografia fisica
Territorio
Il paese di Ville di Giovo (705 m s.l.m.) è situato in posizione elevata e panoramica sulla valle e dista circa 1,47 km da Giovo.[1][2][3][4]
Storia
Non si hanno dati certi sul periodo del primo insediamento umano nella frazione, anche se è nota nell'area comunale una presenza già da tempi preistorici. Storicamente Ville di Giovo, posizionato su un dosso, si divide in due abitati leggermente distanti. Vesin o Vesino, in tempi recenti chiamato Ville di Sotto, che è ad altitudine leggermente inferiore (674 m s.l.m.) e Lavat, poi chiamato Ville di Sopra e con un maggior numero di residenti e posizionato ad altitudine leggermente più elevata (705 m s.l.m.).[5][4][2]
La località stessa è attestata per la prima volta nel 1177-1184 quale "Villa" in un documento dei conti di Appiano a favore della Collegiata agostiniana di San Michele all'Adige[6].
Castel Giovo, a Vesin o Ville di Sotto, viene anche chiamato castello della Rosa o Tor de Vesina (680 m s.l.m.).[2][3]
Aree naturali
Tutto il territorio dal punto di vista geologico e naturalistico è interessante. Dalla borgata di Ville di Sopra è possibile proseguire sulla strada asfaltata ed entrare tra i boschi della valle tra il Mancabrot e il monte Corona in un ambiente caratterizzato da morenewürmiane.[2]
Società
Tradizioni e folclore
In settembre, nella terza domenica, tradizionalmente si ricorda la grave epidemia di colera che colpì tutto il territorio di Ville e dei paesi vicini, come Valternigo. La sagra dedicata alla Madonna Addolorata è quindi anche un momento che fa rivivere l'antico voto che risale al 1855.[5]
Economia
In passato erano presenti sul territorio attività estrattive con miniere di piombo ed argento, in particolare a Masen, e a Ville di Giovo c'era la sede dell'amministrazione.[2]
A partire dal XX secolo molta parte dell'economia locale, come in tutto il comune, è legata alla coltivazione della vite ed alla produzione di vini.[7]
Silvia Vernaccini; Alcione, Andiamo in gita con il Corriere del Trentino: 150 idee per famiglie curiose, Trento, Alcione, 2006, ISBN8889907029, OCLC799396931.