Affacciata al Naviglio del Brenta accanto ad un altro edificio voluto dai Moro, ora demolito, la sua edificazione è incerta, trovando riscontro sia nell'architettura, con il salone affrescato del piano nobile che, oltre alla datazione degli originali dipinti delle pareti, in seguito ritoccati dal pittore contemporaneo Giuseppe Cherubini[1], conserva la caratteristica pianta a T comune a molti edifici del tardo XV secolo, sia nella documentazione catastale che la collocano tra il 1581 e il 1615.[2]