Da sempre diviso tra l'etica del lavoro (si dimostra inflessibile con i raccomandati) e quella del lubrìco, concedendosi qualche avventura a pagamento, si sente ormai "arrivato", contempla e cerca di applicare i principi dello scrittore Paolo Mantegazza, di cui viene citata e letta dal protagonista l'opera "Fisiologia del piacere". Un uomo "vero come lui", a una certa età per poter star bene deve avere le 3 C: carezze, caldo, comodo.
Decide quindi di fidanzarsi con una delle tre ricche sorelle Tettamanzi, ereditiere di un bel gruzzoletto lasciato dal padre Mansueto, "patrocinatore legale" con la passione per la scienza e la biologia. Sceglie Fortunata, ma dopo il viaggio di nozze inizia a sollazzarsi anche con le due cognate, intensificando sempre più i rapporti.
La situazione perdura felicemente fin quando, dopo aver raggiunto il record di tutte e tre in un giorno, nel momento di concupire anche la giovane cameriera Caterina viene colto da trombosi e finisce in sedia a rotelle, muto, servito e riverito.
La colonna sonora del film, composta da Fred Bongusto, comprende il motivo conduttoreTutta tutta, composto da Fred Bongusto su testo di Lattuada, eseguito da I Giganti. La colonna sonora non risulta sia mai stata pubblicata integralmente su LP o altro supporto fonografico a lunga durata. È stato pubblicato solamente il 45 giri contenente il tema principale.[2]
Claudio Camerini, Venga a prendere il caffè... da noi, in Alberto Lattuada, collana Il Castoro Cinema, n. 91/92, Firenze, La Nuova Italia, luglio-agosto 1981.
Callisto Cosulich, Venga a prendere il caffè... da noi, in I film di Alberto Lattuada, Roma, Gremese, 1985, pp. 96-101, ISBN88-7605-187-2.
Angelo Zanellato (a cura di), Venga a prendere il caffè... da noi, prefazione di Orio Caldiron, Avellino, Quaderni di CinemaSud, 2016. Contiene la sceneggiatura, l'analisi filmica e storica del curatore con la sua testimonianza sulla lavorazione (fu infatti presente sul set), un'antologia critica, fotografie di scena e degli ambienti (dell'epoca o di oggi) e l'inedito carteggio tra Piero Chiara e Alberto Lattuada.