Figlio naturale di un consigliere di Stato, Vasilij Ivanovič Levašov, e di una ballerina, Akulina Semenova. Fino al 1798 i loro figli erano considerati illegittimi e portavano il nome di Kartašev. Il 5 agosto 1798, lui e i suoi fratelli vennero riconosciuti.
Nel 1820 fu presidente della Corte militare che processò le truppe del reggimento Semënovskij che si erano ammutinate. Anche il 14 dicembre 1825, data di inizio della rivolta dei Decabristi, fu dalla parte degli ufficiali reazionari, fedeli al nuovo zar Nicola I, che represseso la rivolta; l'anno successivo fu nominato membro della commissione d'inchiesta sulla rivolta.
Nel 1831 fu nominato governatore generale provvisorio della Volinia e Podolia. Nel 1838 ottenne un seggio al Consiglio di Stato, fu nominato direttore del Dipartimento di Economia; nel 1842 divenne membro del Comitato per la costruzione della linea ferroviaria Pietroburgo-Mosca, e nel 1847, alla morte di Ilarión Vasíl'evič Vasíl'čikov, divenne presidente del Consiglio di Stato e presidente del Consiglio dei Ministri dell'Impero Russo.
Matrimoni
Primo Matrimonio
Nel 1821 sposò Ekaterina Petrovna Mjatleva (26 novembre 1800-21 marzo 1822), figlia di Pëtr Vasil'evič Mjatlev. Ebbero una figlia:
Aleksandra Vasil'evna (1821/22-1880), sposò Aleksandr Balašov
Secondo Matrimonio
Nel 1824 sposò Evdok'ja Vasil'evna Paškova (2 ottobre 1796-23 maggio 1868), la figlia di Vasilij Aleksandrovič Paškov. Ebbero tre figli:
^Insigne Reale Ordine di San Gennaro, su viterbo.costantiniano.org. URL consultato il 15 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2013).
Bibliografia
Словарь русских генералов, участников боевых действий против армии Наполеона Бонапарта в 1812—1815 (Dizionario dei generali russi che hanno partecipato ai combattimenti contro l'esercito di Napoleone Bonaparte nel periodo 1812-1815), Vol. VII, pp. 449–450, 1996.