Già comune autonomo con frazioni Caorera, Marziai e Scalon, il 28 dicembre 2013 Vas ha formato con Quero il comune di Quero Vas[2]. Infine il 22 gennaio 2024 anche quest'ultimo si è fuso con Alano di Piave nel nuovo comune di Setteville.
Storia
Il toponimo Vas sembra rimandare al termine vaso (ipotesi avallata dalla concessione dello stemma comunale ) con il significato di "conca", "avvallamento"[3].
Una delle ipotesi più accreditate lo farebbe derivare da Flumen de Avasio, denominazione che avrebbe indicato il corso d'acqua che attraversa il paese e che a tutt'oggi è chiamato Fium.[4]
Vas ha da sempre rappresentano una località ad economia agricola situata in posizione marginale: stretta tra il Piave e il monte Cesen, l'unica via di comunicazione con l'esterno era un sentiero che conduceva a Segusino.
Il centro è citato per la prima volta in un documento del 1125 come Avax[3]. Nel XIII secolo risulta essere uno dei centri soggetti alla pieve di Quero, a sua volta compresa all'estremità settentrionale del territorio del comune di Treviso, al confine con il bellunese.
Passato poi alla Repubblica di Venezia, tra il Cinque e il Seicento vi fu fondata un'importante cartiera dei Gradenigo. Fu affittata a diversi gestori tra i quali spiccano, nel XVIII secolo, i Remondini, noti editori bassanesi. La cartiera continuò la sua attività sino al 1963; in seguito venne abbandonata in un ammasso di rovi e sterpaglie oltre a fabbricati fatiscenti. Portato a termine un intervento di recupero dell'edificio (2009), nel 2015, la cartiera viene affidata, per la parte di proprietà pubblica, alla associazione LaCharta che ne curerà gestione e valorizzazione.
Il primo sindaco di Vas, allora comune autonomo, fu eletto per acclamazione nel maggio 1945, il ventenne Giovanni Zucchetto (nato a Vas nel 1925) allora studente lavoratore presso la "Società Metallurgica Feltrina".[6]
Simboli
Il vecchio stemma del comune di Vas era stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 16 aprile 1957[7] ed era così blasonato: di rosso, al vaso d'argento, ripieno di pampini e grappoli al naturale, completato con gli ornamenti esteriori previsti per tutti i comuni.
Il gonfalone era costituito da un drappo partito di bianco e di rosso, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma, con l'iscrizione centrata in argento "Comune di Vas".[8]
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti; per gli ultimi censimenti si evidenzia in blu la popolazione residente nel centro abitato di Vas, in verde quella residente nei vecchi confini comunali.[9]