La Val Pescara è una valle situata nella zona centrale dell'Abruzzo dove sorgono i capoluoghi di Pescara e Chieti; la valle divide perpendicolarmente la fascia collinare che separa il Mare Adriatico dall'Appennino centrale, e prende il nome dal fiume Pescara che la attraversa in tutta la sua lunghezza. Estendendosi dalle gole di Popoli sull'appennino sino alla città di Pescara sulla costa, è la valle più popolata della regione con 250 743 abitanti nei comuni che ne fanno parte; la presenza di numerose infrastrutture e vie di comunicazione sul territorio, in particolare nella zona costiera della valle al centro dell'area metropolitana pescarese, rendono la Val Pescara centrale nel sistema dei trasporti regionale e una delle aree maggiormente urbanizzate d'Abruzzo[2].
Il territorio fu abitato sin dall'era della Preistoria, come testimoniato dai rinvenimenti della Grotta dei Piccioni di Bolognano, riferibili al V millennio a.C.. Nel periodo italico la valle fu colonizzata da diversi popoli osco-umbri, in particolare dai Vestini, i Marrucini e i Peligni, in seguito assorbiti nella Repubblica romana. La navigabilità del fiume favorì i traffici commerciali fino all'inizio del XX secolo, interrotti solo dalla costruzione di moderne infrastrutture viarie e di centrali idroelettriche sul fiume Pescara.
Dei diciassette comuni il cui territorio insiste sulla valle, sei facevano parte delle comunità montane della Maiella e del Morrone e Vestina fino alla loro abolizione del 2013[3]. I centri principali, tutti facenti parte dell'area metropolitana pescarese nella parte costiera della valle, sono Pescara, Chieti, San Giovanni Teatino, Spoltore e Cepagatti, che totalizzano circa l'85% della popolazione a luglio 2019.
Economia
Sul territorio operano circa 22.000 imprese che danno occupazione a 45.000 addetti. Le principali attività industriali sono la fabbricazione di macchinari meccanici, l'industria tessile, l'industria alimentare, la lavorazione di metalli e la fabbricazione di macchinari elettronici e ottici.[senza fonte] Nella parte terminale della valle è presente dagli anni 1960 una consistente area industriale, che ha contribuito a saldare i legami tra le città di Chieti e Pescara, mentre nella città adriatica, dove è presente uno dei maggiori porti turistici del mare Adriatico, il Marina di Pescara, sono molto sviluppate attività di tipo terziario e turistico.[4][5]
Il fiume Pescara viene sfruttato per la produzione di energia idroelettrica dall'inizio del XX secolo[6], con quattro centrali in esercizio[7] di cui la più antica risalente al 1912[8], e dal 1992 nel territorio di Tocco da Casauria è attivo il parco eolico di Tocco da Casauria con una potenza complessiva di 3,2 MW[9], portata a 4 MW nel 2018 con l'installazione di un nuovo aerogeneratore[10].
Molti centri della Val Pescara si sono originati storicamente sulle colline circostanti, per poi svilupparsi sulla pianura solamente a partire dalla fine del XIX secolo in seguito alla costruzione delle infrastrutture stradali e ferroviarie che attraversando la valle collegano Roma e Pescara. Questo fenomeno ha comportato una discreta conservazione dei centri storici originari, come nei casi di Spoltore, Cepagatti e Manoppello, che ospitano numerose chiese e attestazioni storiche tra cui l'oratorio di Santa Maria delle Grazie e il santuario del Volto Santo.
Note
^Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
^ Regione Abruzzo, Gli impianti eolici abruzzesi (PDF), su regione.abruzzo.it, 2006. URL consultato il 30 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2016).