L'unità motoria è costituita da un motoneurone e da tutte le fibre muscolari da esso innervate. Dal punto di vista fisiologico è l'unità funzionale minima dell'apparato neuromuscolare, infatti le fibre muscolari appartenenti a una medesima unità si contraggono in maniera sincrona, secondo la legge del "tutto o nulla"[1].
In dettaglio l'unità motoria è composta dal corpo cellulare del motoneurone, situato nel midollo spinale, dal suo assone (che è unito ad altri in fasci a formare nervi periferici), dalle fibre muscolari innervate dal medesimo assone e dalla giunzione neuromuscolare, che permette le contrazione muscolare a seguito dell'impulso nervoso[1].
Il tipo di fibre muscolari appartenenti a una medesima unità è sempre lo stesso (I, IIA o IIX) mentre il numero può variare di alcuni ordini di grandezza. In muscoli di ridottissime dimensioni ma in cui è necessario un controllo fine del movimento, come i muscoli estrinseci degli occhi, un'unità motoria comprende al massimo 10-20 fibre, mentre nei muscoli degli arti inferiori, deputati a movimenti ampi che richiedono molta forza, possono arrivare ad un paio di migliaia (nel gastrocnemio, ad esempio)[1].
Nella contrazione muscolare l'ordine di attivazione delle unità motorie è fisso: per prime vengono attivate le fibre di tipo I ("rosse"), capaci di forza contrattile minore, e solo se necessario le fibre più grosse di tipo II[2].
Note
Bibliografia
- Maurizio Marchetti, Paolo Pillastrini, Neurofisiologia del movimento: anatomia, biomeccanica, chinesiologia, clinica, Piccin - Nuova Libraria, 2005, ISBN 978-88-299-1449-4.
- Eric R.Kandel, James H.Schwartz, Thomas M.Jessel, Principi di Neuroscienze, Casa Editrice Ambrosiana, 2003, ISBN 978-88-408-1256-4.