Appartenne ad una famiglia di orafi e lavorò in varie località della Toscana e Umbria. Il suo capolavoro è il Reliquiario del corporale del miracolo di Bolsena, conservato tutt'oggi nel Duomo di Orvieto. Realizzato tra il 1337 e il 1338, è alto 139 cm e composto in oro, argento e smalto graffito e sbalzato. Riecheggia nella forma cuspidata la facciata del Duomo, secondo la moda senese di riprodurre architettura in miniatura nelle oreficerie, ed è decorato da magnifici smalti dipinti. Inoltre è coronato da una serie di pinnacoli sormontati da statuette dorate, un dettaglio che non fa parte dell'architettura italiana ma transalpina e che dimostra gli scambi tra le diverse culture.