Figlio dell'igienista Alessandro Seppilli e dell'antropologa Anita Schwarzkopf, studiò Scienze Naturali all'Università di Roma La Sapienza e si laureò nel 1952 con una tesi in Antropologia fisica.
Divenuto nello stesso anno assistente di Etnologia presso l'Istituto di Civiltà Primitive dell'Università di Roma, iniziò a collaborare con Ernesto de Martino. Dal 1955 insegnò Antropologia culturale all'Università di Perugia; sempre a Perugia nel 1956 creò l'Istituto di Etnologia e Antropologia Culturale, che dirigerà fino al 1999. Docente di Antropologia culturale all'Università degli Studi di Firenze dal 1966 al 1977, collaborò con numerosi istituti universitari italiani e stranieri, tenendo lezioni e seminari. Nel 1988, con i colleghi Giulio Angioni dell'Università di Cagliari e con Pier Giorgio Solinas dell'Università di Siena, organizzò, in consorzio a tre con l'Università di Perugia, il primo dottorato di ricerca in Italia in Metodologie della Ricerca etno-antropologica.
Presidente onorario del Festival dei Popoli, presiedeva la Società Italiana di Antropologia medica (S.I.A.M.) e la Fondazione Angelo Celli per la cultura della salute, intitolata all'igienista marchigiano. Fece parte dei comitati direttivi delle riviste "Critica marxista" e "La questione criminale". Diresse la rivista specialistica “AM. Rivista di Antropologia medica” e la collana “Biblioteca di Antropologia medica” pubblicata dalla casa editrice leccese Argo[1]. Erede e interprete dell'antropologia marxista, spaziò nei più diversi campi della disciplina, con contributi che vanno dalla riflessione teorica alla ricerca empirica e applicata; interessato fin dai suoi primi lavori a temi e ambiti di ricerca oggi riferibili all'antropologia medica[2], orientò i propri studi nella definizione della complessa relazione tra biologico e sociale[3].
Principali pubblicazioni
Il sincretismo religioso afrocattolico in Brasile, Bologna, Zanichelli, 1955
La acculturazione come problema metodologico, Roma, Tip. Editrice Italia, 1955
L' antropologia culturale nel quadro delle scienze dell'uomo: appunti per un memorandum (con Liliana Bonacini Seppilli), Bologna, Il Mulino, 1958
Il contributo della antropologia culturale alla educazione sanitaria, in “L'Educazione Sanitaria", vol. IV, fasc. 3-4, Perugia, Centro sperimentale di educazione sanitaria delle popolazioni, 1959
Le feste contadine di segalavecchia in Umbria: primo rapporto di ricerca, Perugia, Istituto di etnologia e antropologia culturale, 1959
Social conditions of fertility in a rural community in transition in central Italy, Annals of the New York Academy of Sciences, Volume 84, pag. 959–962, Dicembre 1960
Sulla condizione socio-culturale della donna nel mondo rurale in transizione, Roma, Unione Donne Italiane, s.d.
Schema concettuale di una teoria della cultura (con Grazietta Guaitini), Perugia, Editrice Umbra Cooperativa, 1973
La ricerca sulle tradizioni popolari e il suo uso sociale nel quadro di una politica democratica dei beni culturali in Cultura popolare e Marxismo (a cura di Raffaele Rauty), Roma, Editori Riuniti, 1975
La medicina popolare in Italia, in La ricerca folklorica: contributi allo studio della cultura delle classi popolari, Brescia, Grafo, 1983
Antropologia culturale e strategie sanitarie, Firenze, Usher, 1984
Medicine e magie, (a cura di), Milano, Electa , 1989
La tradizione ceramica in Umbria: dall'antichità al Novecento, Perugia, Centro Umbria Arte, 1997
Migrazioni e culture alimentari, (con Davide Paolini e Alberto Sorbini), Perugia, Editoriale Umbra, 2002
Scritti di antropologia culturale, Firenze, Leo Olschki Editore, 2008
^Si veda, tra gli altri, il Contributo alla formulazione dei rapporti tra prassi igienico-sanitaria ed etnologia, in
Società Italiana per il Progresso delle Scienze, Atti della XLV Riunione (Napoli, 16-20 ottobre 1954), vol. II, S.I.P.S.,
Roma, 1956, o Il contributo della antropologia culturale alla educazione sanitaria, Centro Sperimentale per l'Educazione Sanitaria, Perugia, 1958.