La Tramvie Elettriche Bergamasche S.p.A (TEB) è una società per azioni controllata al 55% da ATB Mobilità (a sua volta interamente controllata al 100% dal Comune di Bergamo), al 40% dalla Provincia e al 5% dalla Camera di commercio di Bergamo. Il suo oggetto sociale è la progettazione, la costruzione e l'esercizio di linee tranviarie nel territorio della provincia orobica[1]. Gestisce l'unica linea tranviaria realizzata, la Bergamo-Albino (T1), e sta procedendo alla realizzazione della seconda linea tranviaria tra Bergamo e Villa D'Almè(T2).
Una linea ulteriore, chiamata T2 tra Bergamo e Villa d’Almè, è in fase costruzione[3], mentre una terza linea è stata ipotizzata in alcuni strumenti di pianificazione, ma ad oggi tale previsione non ha avuto seguito:
T2, tranvia extraurbana che sfrutta il sedime della ferrovia della Valle Brembana tra Bergamo e Villa d'Almè. Nel maggio 2016, l'accordo per la relativa progettazione è stato siglato dagli enti locali interessati, mentre nel 2019 sono stati decisi i finanziamenti da parte del Ministero delle Infrastrutture, a cui sono state aggiunte quote di risorse PNRR. Si prevede una linea di 11,5 km con 17 stazioni e una flotta di dieci vetture assegnate ai depositi di Ranica e di Petosino. Il costo totale preventivato sarebbe oggi vicino ai 211 milioni di euro. I primi cantieri sono stati aperti nei primi mesi del 2024.
T3, tranvia urbana fra via Corridoni e il Nuovo Ospedale Papa Giovanni XXIII[4] nel centro cittadino.
Storia
Fu costituita nel 2000 con quote paritarie conferite dall'amministrazione comunale e da quella provinciale di Bergamo[1].
L'anno seguente indisse la gara per la costruzione del tronco Bergamo – Alzano Centro della tranvia Bergamo-Albino, la quale fu aggiudicata dal Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna. A seguito del fallimento del consorzio, nel luglio 2005 la TEB dovette ripetere la gara, comprendente in questo caso anche il tratto Alzano Centro – Albino. I nuovi lavori furono assegnati a un'associazione temporanea di imprese comprendenti diverse società di costruzioni, mentre la direzione degli stessi fu affidata dalla TEB alla Metropolitana Milanese[5]. Durante lo stesso 2005, il comune di Bergamo cedette le sue azioni ad ATB Mobilità[6].
La TEB possiede un unico deposito, posto a servizio della Bergamo-Albino e sito all'interno del comune di Ranica[7].
I tram in esercizio sono quattordici AnsaldoBreda Sirio a cinque elementi con sessantadue posti a sedere e centosettantasette in piedi. Gli allestimenti interni sono curati da Krizia, mentre quelli esterni sono curati da Pininfarina[8].
Sono presenti inoltre un carro di manutenzione e soccorso (Unimog) e un rimorchio tranviario per la manutenzione di linea[7].
^ Redazione, Il tram Sirio, in Tramvie Elettriche Bergamasche SpA, 2011. URL consultato il 27 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
Bibliografia
Paolo Beria, Alex Borlini, Il nuovo tram di Bergamo. Valutazione ex-post delle stime di domanda e dell’analisi costi benefici, Milano, TRASPOL Working Paper TWP1/2011, 2011. Disponibile su www.traspol.polimi.it