Il rapporto educativo tra Ratti e Gallarati Scotti crebbe e si intensificò nel corso degli anni, com'è testimoniato dalle numerose lettere che i due si scambiarono tra il 1892 e il 1915[1]. Questo ventennale rapporto, dapprima educativo e poi amicale e paritetico - ma sempre intessuto di profondo e reciproco affetto - si intrecciò con la relazione di profonda amicizia che legò il futuro Papa Pio XI con la famiglia Gallarati Scotti, e accompagnò Tommaso fino alle soglie del suo matrimonio con la Contessa Aurelia Cittadella Vigodarzere (1918).
Nel 1899 Gallarati Scotti aveva conosciuto Antonio Fogazzaro, col quale condivise una moderata posizione modernista, auspicando un rinnovamento della Chiesa cattolica ma fu pronto a far atto di sottomissione alla Chiesa quando il modernismo fu condannato. Si occupò anche di iniziative sociali e assistenziali a favore degli emigrati, dei ciechi e degli orfani poveri.
Si oppose al fascismo firmando il Manifesto degli intellettuali antifascisti, stilato da Benedetto Croce, collaborando ai fogli di opposizione Il caffè, ed Il Popolo. Accettò la Conciliazione del 1929, considerandola il definitivo superamento della frattura risorgimentale, ma non si mostrò per nulla entusiasta del Concordato. In quegli anni scrisse la Vita di Dante, Così sia, Miraluna, Storie di noi mortali, La confessione di Flavio Dossi, rielaborando la Vita di Antonio Fogazzaro, pubblicata nel 1934.
Il regime lo sottopose alla vigilanza permanente della polizia fascista. Nel 1943 dovette rifugiarsi in Svizzera per sfuggire all'arresto. Durante l'esilio svizzero, Gallarati Scotti collaborò al supplemento della Gazzetta ticinese intitolato «L'Italia e il secondo Risorgimento», diretto dall'economista Luigi Einaudi. Durante la Resistenza incoraggiò le formazioni liberali, indipendenti e cattoliche in modo che la lotta di liberazione non fosse appannaggio dei soli comunisti. Ottiene personalmente dal governo inglese che il comando delle forze partigiane fosse affidato al generale Raffaele Cadorna. Inoltre prese le difese di Enrico Mattei (futuro fondatore dell'ENI) che con le sue formazioni di cattolici impedì che la resistenza si «tingesse tutta di rosso».
Cooperò alla stesura del programma liberale, che servì di base per l'orientamento e l'azione del Partito liberale a guerra finita.
È stato ambasciatore in Spagna[2] dal 1945 (arrivò a Madrid il 25 novembre) al 1946, e a Londra fino al 1951.
Trascorse gli ultimi anni di vita nella residenza di famiglia che si affaccia sul lago di Como, la prestigiosa Villa Melzi d'Eril, a Bellagio. Qui compose una biografia del giovane Alessandro Manzoni, e le Interpretazioni e memorie.
Morì a Bellagio il 1º giugno1966; è tumulato nella cappella della Villa Melzi d'Eril.
Matrimonio e figli
il principe Tommaso Gallarati Scotti sposò a Padova il 14 ottobre1918 la contessa Aurelia Cittadella Vigodarzere, figlia del conte Antonio Cittadella Vigodarzere e della marchesa Luisa Del Vasto; la coppia ebbe i seguenti cinque figli:
Gian Carlo Gallarati Scotti, III principe di Molfetta
Giovanni Francesco Melzi d'Eril, duca di Lodi
Luigi Melzi d'Eril, conte di Magenta
Caterina Odescalchi
Barbara Melzi d'Eril
Elisa Suardi
Giovanni Suardi
Adelaide Archinto
Tommaso Gallarati Scotti, IV principe di Molfetta
Carlo Melzi d'Eril
Luigi Melzi d'Eril, conte di Magenta
Caterina Odescalchi
Giacomo Melzi d'Eril
Carolina Barbiano di Belgiojoso d'Este
Rinaldo Alberico Barbiano di Belgiojoso d'Este, III principe di Belgioioso
Giovanna Mellerio
Luigia Melzi d'Eril
Giulio Barbò, conte di Casalmorano
Gerolamo Giuseppe Barbò, conte di Casalmorano
Teresa Pallavicino
Giuseppina Barbò
Palmira Cadolini
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Note
^Le lettere sono ora raccolte nei 2 volumi a cura di F. Cajani, Lettere di Achille Ratti (1875-1922), I Quaderni della Brianza, [s.l.] 2003 e Lettere di Achille Ratti (1882-1922), I Quaderni della Brianza, [s.l.] 2006.
Centro Studi Tommaso Gallarati Scotti, Tommaso Gallarati Scotti e la grande guerra, a cura di L. Pazzaglia, Milano, Cisalpino Istituto Editoriale Universitario, 2019 ISBN 978-88-205-1110-4
Memorie riservate di un ambasciatore. Il diario di Tommaso Gallarati Scotti 1943-1951, a cura di A. Canavero, Milano, FrancoAngeli editore, 2015 ISBN 978-88-205-1066-4
Centro Studi Tommaso Gallarati Scotti, Tommaso Gallarati Scotti e la città di Milano (1945-1966), a cura di F.Pino e P. Chiapponi, Milano, Cisalpino Istituto Editoriale Universitario, 2014
Centro Studi Tommaso Gallarati Scotti, Tommaso Gallarati Scotti tra totalitarismo fascista e ripresa della vita democratica, a cura di L. Pazzaglia e C. Crevenna, Milano, Cisalpino Istituto Editoriale Universitario, 2013 ISBN 978-88-205-1052-7
Centro Studi Tommaso Gallarati Scotti, Tommaso Gallarati Scotti e il suo tempo, cura di L. Pazzaglia, Milano, Milano, Unicopli, 2010 ISBN 978-88-400-1430-2
Tre cattolici liberali. Alessandro Casati, Tommaso Gallarati Scotti, Stefano Jacini, a cura di A. Pellegrini, Milano, Adelphi, 1972 ISBN 88-459-0150-5
Tommaso Gallarati Scotti - Collana Testi Diplomatici, MAE - Servizio Storico e Documentazione, 1974.