Il nome del genere è formato dal greco "thelè", che vuol dire "capezzolo", e da cactus, e si riferisce ai grossi tubercoli posti sulle costolature della pianta.[senza fonte]
Descrizione
Queste cactacee hanno forma arrotondata o leggermente ovoidale con costolature appiattite e ricoperte da tubercoli molto evidenziati le cui cime sono munite di grosse spine aureolari.[senza fonte]
La coltivazione di queste piante (come quella di tutte le cactacee), vuole un terriccio molto drenante, composto da terra concimata e da sabbia grossolana in modo da permettere un buon drenaggio e impedire il ristagno dell'acqua che causerebbe il marciume del fusto.
Le Thelocactus devono essere piantate in vasi non molto grandi, di una misura appena superiore alla pianta, ma siccome la loro crescita è abbastanza rapida, necessiterà di un rinvaso che avverrà in primavera, almeno ogni due anni. La sua esposizione richiede piena luce e pieno sole, le innaffiature andranno fatte solo quando la terra apparirà asciutta; in inverno dovrà essere conservata a una temperatura che non scenda sotto i 4 °C e le innaffiature sospese. [senza fonte]
La sua riproduzione avviene quasi sempre per seme, siccome la pianta difficilmente produce polloni, il seme va posto in una composizione di terriccio e sabbia molto fini e umidi e conservati ad una temperatura di 21 °C in posizione ombreggiata. [senza fonte]
Note
^ab(EN) Thelocactus, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 31 marzo 2022.