I tetraodontidi (TetraodontidaeBonaparte, 1831) sono una famiglia di pesci ossei d'acqua dolce e salata, appartenenti all'ordine Tetraodontiformes, conosciuti comunemente come pesci palla.
Descrizione
I pesci palla sono morfologicamente molto simili ai Diodontidae, comunemente noti come pesci istrice, i quali presentano grandi spine esterne sul corpo a differenza dei pesci palla che portano spine molto più sottili e generalmente nascoste che si possono osservare solo quando il pesce si gonfia a palla. Il nome Tetraodontidae deriva dalla lingua greca con il significato di "quattro denti" e si riferisce al fatto che i pesci palla presentano tutti 4 denti larghi fusi in due piastre, una superiore e una inferiore, utilizzate per rompere i gusci e le conchiglie di molluschi e crostacei, loro prede naturali. La maggior parte dei pesci palla è velenosa e alcuni sono addirittura tra i più velenosi vertebrati esistenti. Infatti in alcune specie alcuni organi interni come il fegato, e talvolta anche la pelle, contengono la tetrodotossina, una delle neurotossine più potenti conosciute.
Distribuzione e habitat
Sono diffusi nella maggior parte delle acque tropicali del globo. Alcune specie, come Tetraodon miurus, vivono solamente in acque dolci.
Biologia
Difesa
Pur non essendo un ottimo nuotatore per via della rigidità del proprio corpo, il pesce palla non risulta oggetto di predazione poiché dotato di due particolari sistemi di difesa: è in grado di ingurgitare rapidamente grandi quantità di acqua, diventando molto grande e difficile da inghiottire anche per predatori di grosse dimensioni; inoltre i suoi visceri e muscoli[1] contengono un veleno molto potente, la tetradotossina, una neurotossina che inibisce la funzione respiratoria, portando rapidamente alla morte.
Alimentazione
I pesci palla si cibano prevalentemente di molluschi, crostacei, meduse e polipi dei coralli, di cui spezzano i gusci o la struttura esoscheletrica con i loro 4 denti durissimi e potenti muscoli. Riescono a spezzare anche i coralli morti.
Le viscere e le carni di molti membri della famiglia sono mortali per la presenza di tetradotossina; ciononostante vengono consumate in Giappone, dopo un'appropriata preparazione in pentola.
Note
^ Ghiretti e Cariello, Gli animali marini velenosi e le loro tossine, Piccin, 1984, ISBN978-88-299-0271-2.