Leonard Vole viene arrestato per l'omicidio dell'anziana e benestante Emily French. Ignara che Vole fosse sposato, Emily lo aveva nominato suo principale erede, un fatto che ha attirato su di lui i sospetti degli inquirenti. Quando sua moglie, l'austriaca Romaine, accetta di testimoniare, invece di muoversi in sua difesa si rivela essere un testimone chiave dell'accusa. In realtà, la sua testimonianza fa parte di un complicato piano per far assolvere Vole. Prima, infatti, la moglie fornisce all'accusa delle prove per la colpevolezza di Vole, poi crea nuovi indizi che discreditano le proprie dichiarazioni. Alla fine Vole viene assolto ma, si scopre, ha commesso davvero il delitto per cui era stato portato a processo.
Storia degli allestimenti
Dopo alcune repliche di rodaggio a Nottingham, Testimone d'accusa fece il suo esordio sulle scene londinesi al Winter Garden Theatre il 28 ottobre 1953, prodotto da Peter Saunders e diretto da Wallaxce Douglas. Il dramma ricevette recensioni entusiaste: il Times lodò il colpo di scena finale e le interpretazioni degli attori e anche The Observer si unì alle lodi del doppio finale della pièce, quello del processo e quello fuori dall'aula del tribunale.[1]
Nell'ottobre del 2017 un nuovo revival di Testimone d'accusa è stato portato in scena a Londra con recensioni molto positive.[3] Particolarmente lodata fu la scelta della location, County Hall, che in quanto strutturato come una vera aula di tribunale creava un ambiente particolarmente realistico e suggestivo per il pubblico, che sedeva guardando la pièce come se fosse un autentico processo e con posti riservati per gli spettatori anche nel banco dei giurati.[4] Questo revival ottenne un grande successo di pubblico, tanto da rimanere in scena ininterrottamente fino al marzo 2020, quando la Pandemia di COVID-19 del 2019-2021 costrinse la chiusura dei teatri londinesi.[5]
Nel 1957 Billy Wilder diresse un omonimo adattamento cinematografico dell'opera, più fedele al testo teatrale che al racconto originale. Una O'Connor tornò a interpretare il ruolo già ricoperto a Broadway e il film ottenne un buon successo di critica e pubblico, ricevendo sei candidature ai Premi Oscar, tra cui miglior film.[6]
Un adattamento televisivo della pièce è stato realizzato nel 1982, diretto da Alan Gibson e interpretato da un cast prestigioso che comprendeva Ralph Richardson, Deborah Kerr, Diana Rigg e Wendy Hiller.
Edizioni italiane
Agatha Christie, Tutto il teatro, traduzione di Edoardo Ebra, Oscar Mondadori, 2014, p. 1350.