È un ponte a trave scatolare costruito a sbalzo con l'impiego di calcestruzzo armato precompresso.[2] La lunghezza totale è di 1.423 metri e la larghezza di 13 metri con una carreggiata a due corsie, una per ogni senso di marcia, e due marciapiedi. La struttura è vietata alle biciclette, che devono essere trasportate negli autoveicoli.[1] Il ponte fa parte di un progetto chiamato "Strategia di cooperazione economica di Ayeyarwady, Chao Phraya e Mekong",[1] con il quale vengono aumentati i collegamenti e gli scambi commerciali tra Birmania, Thailandia, Laos e Vietnam.
Il ponte è stato costruito dall'azienda Italian-Thai Development Limited Company ed interamente finanziato dalla Thailandia. Il costo previsto alla firma dei contratti era di 1,723 miliardi di baht. Si trova alcuni chilometri a nord della città thailandese di Nakhon Phanom e di quella laotiana di Thakhek. Al momento dell'apertura al traffico, il 12 novembre 2011, il pedaggio stradale per l'attraversamento del ponte era di 50 baht per veicoli fino a 6 posti, 100 baht fino a 12 posti, 150 baht fino a 24 posti e 200 baht per le autocorriere con oltre 24 passeggeri. L'attraversamento pedonale era gratuito.[1]
Note
^abcd(EN) Third Mekong Bridge opens, su ttrweekly.com. URL consultato il 15 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2011).
Primo ponte dell'amicizia thai-lao, che collega la capitale del Laos Vientiane alla cittadina thai di Nong Khai, completato nel 1994 e costruito con i fondi del governo australiano. Fu il primo ponte sul Mekong di tutta l'Indocina. Dal 2008 il ponte è attraversato anche dalla ferrovia, l'unica attiva in Laos
Ponte di Pakse sul Mekong, interamente in Laos, costruito nella città omonima in provincia di Champasak con l'aiuto del governo giapponese ed inaugurato nel 2000