Terenzio di Luni

San Terenzio di Luni

Vescovo e martire

 
Venerato daChiesa cattolica
Ricorrenza15 luglio
Terenzio
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo di Luni
 
 

Terenzio (fl. VIII secolo) è stato un vescovo italiano. Fu il sesto vescovo della diocesi di Luni ed è venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

Agiografia

Svariate leggende fanno del vescovo Terenzio un presule scozzese, trucidato dai predoni presso Avenza, da cui il suo corpo miracolosamente sarebbe arrivato nella chiesa che prende il suo nome presso San Terenzo ai Monti, edificata dal vir devotus Trasuald, longobardo, tra il 728 e il 729.
In realtà questo racconto confonde tra loro la vera vicenda del vescovo san Ceccardo[1], ucciso dai Vichinghi di Hastein un secolo dopo, e quella del vescovo Terenzio che venne martirizzato probabilmente per aver cercato di convertire i numerosi longobardi ariani stanziatisi tra i monti della Lunigiana e dove, in effetti, il suo culto comparve tra la fine del VII secolo e l'inizio di quello successivo, manifestandosi con il proliferare di chiese e pievi a lui dedicate, che da questa zona raggiungevano la Garfagnana.

Secondo la Diocesi di Luni, pertanto, Terenzio sarebbe stato "originario del territorio, perché i Terenzi erano una famiglia romana di Luni.

Il suo nome è citato in un'epistola di Papa Pelagio I indirizzata ai Vescovi della Tuscia annonaria"[2].

Culto

Probabilmente il suo corpo fu trasportato intorno al IX secolo da qualche chiesa presso Avenza, dove si trovava in origine, nella già citata chiesa di San Terenzo ai Monti, per preservarlo dalle scorrerie e dalle profanazioni musulmane. Per lo stesso motivo le sue spoglie verranno poi spostate a Reggio Emilia dopo essere state rinvenute, nel 1673, durante i lavori per la ricostruzione della chiesa gravemente danneggiata da un terremoto.

Oggi le sue ossa riposano nell'altare maggiore della chiesa a lui dedicata in San Terenzo Monti (Fivizzano) all'interno di una teca in argento realizzata in Fivizzano nel 1852 da Michele Bertoli ed il figlio Teofilo; orefici, bigiottieri, gioiellieri, argentieri, cesellatori e incisori fiorentini.

La sua memoria liturgica viene celebrata il 15 luglio.

Note

  1. ^ G. Franchi - M. Lallai, Da Luni a Massa Carrara - Pontremoli, Aedes Muratoriana, Modena 2000, p. 29
  2. ^ Diocesi di LA SPEZIA SARZANA BRUGNATO - Santi Diocesani, su webdiocesi.chiesacattolica.it. URL consultato il 9 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

Collegamenti esterni