Nacque il 25 gennaio 1920 da una famiglia di contadini bielorussi nel piccolo villaggio di Sukhoi Bor, nell'attuale Bielorussia. Entrò nella Scuola Pedagogica di Polotsk dove si diplomò nel 1939, non molto prima dell'invasione tedesca dell'Unione Sovietica. Lavorò come insegnante in una scuola secondaria nel villaggio di Zelenka a Polotsk ed è stata membro del Komsomol.[2]
Seconda guerra mondiale
Quando i tedeschi invasero e occuparono Polotsk, iniziò a operare come ricognitore per lo NKVD. Con lo pseudonimo "Fiordaliso" (in russoВасилёк?) trasmise all'Armata Rossa le informazioni sulla posizione delle guarnigioni e delle truppe nemiche. Fu tradita da un uomo della sua stessa unità, informò i tedeschi delle attività in corso: Tat'jana e suo fratello di 14 anni, partigiano anche lui, furono fucilati dopo tre giorni di interrogatori e torture insieme ad altri 28 abitanti del villaggio che facevano parte della resistenza. Fu sepolta nel villaggio di Zharci.[3][4]
Morte e riconoscimento
Tat'jana Marinenko fu insignita del titolo di Eroe dell'Unione Sovietica in occasione del 20º anniversario della fine della guerra, 8 maggio 1965, quando il Soviet Supremo assegnò il titolo ai partigiani e ai soldati caduti in azione le cui imprese erano state rese pubbliche solo dopo la guerra.
A Polotsk è stato realizzato un monumento in sua memoria, oltre a diverse scuole intitolate in suo onore.[5][6][7]
^(RU) Мариненко Татьяна Савельевна, su polotsk.vitebsk-region.gov.by. URL consultato il 13 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).