Opéra di Parigi (Théâtre de la Porte-Saint-Martin)
Personaggi
La Natura, o il Genio che presiede alla riproduzione degli esseri (soprano)
Il genio del fuoco, che presiede al Sole, amante della Natura (basso)
Atar, re d'Ormus, uomo feroce e senza freni (basso)
Tarare, soldato al servizio d'Atar, rispettato per le grandi virtù (tenore)
Astasie, moglie di Tarare, sposa tenera e pia (soprano)
Arthénée, Gran Sacerdote di Brama, miscredente divorato dall'orgoglio e dall'ambizione (basso)
Altamort, generale d'armata, figlio del Gran Sacerdote, uomo giovane, imprudente e focoso (basso)
Urson, capitano delle guardie di Atar, uomo coraggioso e ricco d'onore (basso)
Calpigi, capo degli eunuchi, schiavo europeo, cantante delle cappelle italiane, uomo sensibile e allegro (haute-contre)
Spinette, schiava europea, moglie di Calpigi, cantante napoletana, intrigante e civettuola (soprano)
Elamir, giovane degli Auguri, ingenuo e molto devoto (soprano)
Un sacerdote (basso)
Uno schiavo (basso)
Un eunuco (basso)
Una pastorella (soprano)
Un contadino (basso)
Visir - Emiri - Preti della vita, in bianco - Preti della morte, in nero - Schiavi di entrambi i sessi del serraglio - Milizie della guardia di Atar - Soldati - Popolo
Tarare è l'unico libretto d'opera scritto da Beaumarchais, che lo portò a termine in un arco di tempo di circa dieci anni[3] creando un'allegoria sull'uguaglianza tra gli uomini, che inscena il trionfo di un umile soldato contro un tiranno geloso dei suoi successi. Musicalmente, Tarare si inserisce nello stile della tragedie lyrique settecentesca, con largo uso di cori e balletti[4], ma è caratterizzata dall'eliminazione dei pezzi chiusi[3], espediente col quale Salieri cercò di aderire alla visione di Beaumarchais, che riteneva il testo prevalente rispetto alla musica.
Pochi mesi dopo la première parigina, su richiesta dell'imperatore austriaco Giuseppe II[3], Salieri, con l'aiuto del librettista Lorenzo Da Ponte, trasformò Tarare in una nuova opera con libretto italiano, Axur, Re d'Ormus, che andò in scena al Burgtheater di Vienna l'8 gennaio 1788.
In epoca moderna, Tarare venne ripresa al Festival di Schwetzingen nel 1988 (spettacolo da cui nacque una edizione discografica) e a Strasburgo nel 1991.[3]
Anne-Marie-Jeanne Gavaudan "l'aînée" (la maggiore)
Contadino
basse-taille (basso-cantante)
M Dessaules
Trama
La vicenda si svolge nel palazzo di Atar, nel tempio di Brama e sulla piazza della città di Ormus, in Asia, nei pressi del Golfo Persico.
Nel prologo la Natura, con l'aiuto del Genio del fuoco, dopo avere calmato il caos che domina tra gli elementi, crea i personaggi dell'opera, che si svolge quarant'anni dopo.
Tarare, soldato di umili origini, viene nominato generale per avere salvato la vita del re. Atar però diviene geloso di Tarare, che trova la massima soddisfazione nel compiere il proprio dovere ed è apprezzato dai soldati, e ne fa rapire la moglie Astasie, nascondendola nel proprio harem. Tarare, con l'aiuto di Calpigi, eunuco di guardia all'harem, riesce a ritrovare l'adorata sposa. Tarare e Astasie vengono catturati dalle guardie di Atar, che è sul punto di farli giustiziare, ma sono salvati da una rivolta degli schiavi e dei soldati, che si dicono pronti a difendere l'amato generale. Atar si toglie la vita pugnalandosi e Tarare viene incoronato re dal Gran Sacerdote Arthénée.
Discografia
1988 - Gabriele Rossmanith (La Natura), Klaus Kirchner (Genio del fuoco), Jean-Philippe Lafont (Atar), Howard Crook (Tarare), Zehava Gal (Astasie), Nicolas Rivenq (Artenée), Hannu Niemelä (Altamort), Jean François Gardeil (Urson), Eberhard Lorenz (Calpigi), Anna Caleb (Spinette) - Direttore: Jean-Claude Malgoire - Orchestra e Coro: Deutsche Händel Solisten - Registrazione dal vivo al Festival di Schwetzingen - DVD: ArtHaus Musik 100.557 (2005)[10][11]
^abcdefgQuesto personaggio appare anche nel prologo sotto la forma della propria ombra.
^Le fonti riportano tradizionalmente soltanto la lettera iniziale (J.) del nome di questo cantante; le generalità complete, però, risultano dall'Organico dei fratelli a talento della Loggia parigina di Saint-Jean d'Écosse du Contrat Social (1773-89), riportato in Appendice in Zeffiro Ciuffoletti e Sergio Moravia (a cura di), La Massoneria. La storia, gli uomini, le idee, Milano, Mondadori, 2004, ISBN 978-8804536468.
^Carbonel, studente di canto all'Opéra di Parigi, aveva quattordici anni quando prese parte alla prima di Tarare (Alexandre Choron & François Fayolle (editors), Dictionnaire Historique des Musiciens, Parigi, Valade/Lenormant, 1810, I, p. 118, accessibile gratuitamente on-line in Internet Archives).
^Le Roux era un componente del Coro annoverato tra le tailles (baritenori) (cfr. compositione del Coro riportata nel libretto originale).
(EN) John A. Rice, Tarare, in Stanley Sadie (a cura di), The New Grove Dictionary of Opera, Volume Four, Oxford University Press, 2004, ISBN978-0-19-522186-2.
Francesco Blanchetti, Tarare, in Piero Gelli (a cura di), Dizionario dell'opera, Milano, Baldini&Castoldi, 1996, ISBN88-8089-177-4. URL consultato il 12 marzo 2014.
(EN) Spire Pitou, The Paris Opéra. An Encyclopedia of Operas, Ballets, Composers, and Performers – Rococo and Romantic, 1715-1815, Westport/London, Greenwood Press, 1985. ISBN 0-313-24394-8
Libretto originale: Tarare, Opéra en cinq actes, avec un prologue; Représenté, pour la première fois, sur le Théâtre de l'Académie Royale de Musique, le vendredi 8 Juin 1787, Parigi, Delormel, 1787 (accessibile gratuitamente on-line in books.google)