È la vigilia di Natale a Tinseltown, e la prostituta transgender Sin-Dee è tornata nel suo quartiere dopo essere stata in carcere. Dopo aver sentito che il suo ragazzo-protettore non le è stato fedele durante i 28 giorni in cui era assente, Sin-Dee e la sua migliore amica, Alexandra, si imbarcano in una missione, alla ricerca del ragazzo di Sin-Dee per verificare il pettegolezzo. La loro travolgente odissea le condurrà attraverso varie sottoculture di Los Angeles.
Produzione
Sviluppo
L'idea del film è stata ispirata da un negozio di ciambelle vicino alla casa del regista Sean Baker, a Hollywood.[1] Sean Baker e Chris Bergoch hanno collaborato alla sceneggiatura del film da settembre a dicembre 2013. Il film è prodotto esecutivamente dai fratelli Duplass attraverso la loro casa di produzione Duplass Brothers Productions. Tra i produttori del film figurano Darren Dean e Shih-Ching Tsou con la loro Through Films.[2] Baker e Bergoch hanno incontrato le attrici transgender Mya Taylor e Kitana Kiki Rodriguez, che non avevano grandi esperienze di recitazione, al Los Angeles LGBT Center nel 2013.[3]
Riprese
La lavorazione di Tangerine si è svolta interamente a Hollywood, California (compresi i club a West Hollywood e Santa Monica Boulevard), dalla vigilia di Natale 2013 fino al 18 gennaio 2014. Il film è stato girato interamente con tre smartphoneiPhone 5s da Baker e dal direttore della fotografia Radium Cheung,[4] a causa del budget limitato, che non ha permesso al regista di girare in pellicola o con telecamere di alta qualità.[5] Baker era rimasto colpito da alcuni video sperimentali girati con l'iPhone visti su YouTube e Vimeo.[5] Sono state utilizzate diverse applicazioni video, come FiLMIC Pro, e una steadicam per stabilizzare l'iPhone nelle riprese in movimento.[6]
In fase di post-produzione Baker ha usato inizialmente Final Cut Pro e in seguito Da Vinci Resolve per correggere contrasto e saturazione.[7]