Talʿat Pascià Harb (in arabo طلعت حرب?) è stato nel maggio del 1920 il fondatore della Banca Misr (Banca d'Egitto) e istitutore o propositore di numerose altre società egiziane.
Attività
La fondazione della Banca Misr[1], la prima banca concretamente controllata e amministrata dall'Egitto, in cui la lingua araba (lingua nazionale) era costantemente impiegata, costituì il principale passo per stabilire una precisa identità economica nazionale.
L'idea di istituire la Banca Misr cominciò ad affermarsi nel 1907, quanto Talʿat Harb, industriale nazionalista favorevole a un profondo rinnovamento del suo Paese, pubblicò un libro in cui si esortavano gli egiziani a creare una banca nazionale con capitale esclusivamente egiziano. Egli richiamò l'attenzione dei lettori sull'inutilità (e, forse, sulla dannosità) dei fondi d'investimento economici stranieri finalizzati a obiettivi estranei agli interessi dell'Egitto. Egli continuò a lanciare appelli miranti a creare un tessuto connettivo egiziano in campo finanziario ed economico, in ogni occasione che gli si fosse presentata, con un'insistenza davvero notevole. Nel 1911 pubblicò un altro libro, intitolato "The Egyptian Economic Reform and the Nation's Bank Project ", in cui egli spiegava più diffusamente le sue concezioni circa l'indipendenza economica del suo Paese, implicito necessario prodromo per il recupero della propria indipendenza politica e militare.
La Banca, sotto la guida di Talʿat Harb, creò un certo numero di società operanti in vari settori: nel settore tessile, spedizioniero, di stampa, cinematografico, assicurativo e in campo aeronautico, creando la compagnia di bandiera, chiamata Egypt Air (Miṣr li-ṭayrān).
Ricoprì vari posti di responsabilità in numerosi momenti critici per l'economia dell'Egitto, come durante la crisi zuccheriera di Kom Ombo[2] e del commercio del cotone[3].[4]
Dopo la proclamazione della Repubblica d'Egitto nel 1952, Talʿat Harb fu onorato con la dedicazione di numerose strade e piazze al Cairo e in altre città egiziane.[5] Una sua statua si erge in piazza Talʿat Harb (Mīdān Talʿat Harb) al centro della capitale egiziana, in un punto dal quale si dipartono alcune importanti arterie stradali cairote. Nel 1980, in occasione del 60º anniversario della fondazione della Banca Misr, l'allora presidente della Repubblica Anwar al-Sadat, insignì in maniera postuma Talʿat Harb del "Collare del Nilo", che è la suprema onorificenza egiziana e che normalmente è attribuita a sovrani, capi di Stato e a tutti coloro che hanno reso grandi servizi alla nazione o al genere umano.
Egli avviò anche molti progetti economici in Arabia Saudita, per molti dei quali egli ricevette due onorificenze saudite della "Kiswa della Kaʿba" da re Abd al-Aziz dell'Arabia Saudita nel 1936. Nel 2002 le due medaglie della "Kiswa della Kaʿba" sono state donate dai suoi nipoti a un museo.[6]
Vita personale
Talʿat Harb perse sua moglie in età relativamente giovane. Sopravvisse alle sue quattro figlie: Fātima, ʿAʾisha, Khadīja e Hoda (prima di morire quest'ultima donò un terreno e assegnò congrui lasciti monetari per la costruzione di un istituto universitario per le malattie cardiache alla Facoltà di medicina dell'Università ʿAyn Shams del Cairo).