Durante la sua carriera ha condotto workshop e seminari finalizzati alla realizzazione di sceneggiature spendibili sul mercato del cinema. Il cinema di Hollywood ha fatto uso massiccio delle sue idee sulla struttura intesa come guida allo sviluppo della sceneggiatura.
Syd Field morì di anemia il 17 novembre 2013, all'età di 77 anni. È morto nella sua casa di Beverly Hills.[2]
Il paradigma
Il più conosciuto contributo di Field è la cosiddetta articolazione del paradigma ideale, detto anche struttura a tre atti. In questa struttura, l'intreccio di un film si apre entro i primi 20-30 minuti. Dopodiché il protagonista vive un punto di svolta che gli fornisce un obiettivo da raggiungere. Circa metà del film si concentrerà nel mostrare la lotta di questo personaggio per raggiungere il suo obiettivo.
Il secondo atto è chiamato confronto. Field accenna anche al punto centrale, un più flebile punto di svolta che ha luogo approssimativamente a pagina 60 (su 120 di sceneggiatura).
Questo punto di svolta è spesso un - apparentemente - incredibile ribaltamento della fortuna del protagonista. Il terzo atto, quello conclusivo, dipinge l'apice del conflitto vissuto dal protagonista, il quale raggiungerà o mancherà di raggiungere il suo obiettivo e affronterà la resa dei conti.