Secondo la tradizione, nacque nel maggio 1166 a Khorasan, figlio di Kaya Alp, bey della tribù Kayi, e gli successe alla sua morte nel 1214. Morì nel gennaio 1227, quando, guidando la sua tribù oltre l'Eufrate per sfuggire alle orde mongole, cadde da cavallo e affogò[1][2].
Discendenza
Secondo le genealogie postume che lo includono, fu il marito di Hayme Hatun, ed ebbe quattro figli:[1][2]
Gündoğdu Bey (nato nel 1196). Generale di Ertuğrul, combatté con lui e col sultano selgiuchide Alaaddin Kayqubad I nella battaglia di Yassıçemen, venendo poi onorato con un hilat, un'armatura cerimoniale offerta ai generali vittoriosi.
Sungurtekin Bey (nato nel 1197). S'infiltrò come spia nell'esercito di Ögedai Khan per conto dei selgiuchidi, ma le fonti divergono sul suo destino: secondo alcuni fu scoperto e ucciso, secondo altri riuscì a tornare alla sua tribù.
Dündar Bey (morto nel 1281/1282 ca.). Dopo la morte di Ertuğrul nel 1281, si oppose alla successione di suo figlio Osman, reclamandola per sé, ma venne sconfitto dal nipote e da lui decapitato. Secondo un'altra versione, venne ucciso da Osman con una freccia quando Dündar ne criticò i progetti di espansione militari, che giudicava incauti e pericolosi per la tribù.
Controversia sull'identità
L'esistenza di Süleyman Shah è oggetto di ampi dibattiti fra gli storici. Questo perché, pur mancando fonti ottomane coeve, le genealogie più antiche indicano come padre di Ertuğrul un certo Gündüz Alp, che sarebbe il vero bey dei Kayi, marito di Hayme Hatun e padre dei suoi figli, incluso Ertuğrul, e quindi il vero antenato degli ottomani[3][4][5][6][7][8].
La maggior parte degli storici concorda sul fatto che Gündüz Alp è l'identità corretta, mentre Süleyman Shah sarebbe piuttosto una "traslazione" di Süleyman bin Qutulmish, sultano selgiuchide di Rum, la cui inclusione nella genealogia osmanita sarebbe frutto di un tentativo propagandistico di collegare gli ottomani ai selgiuchidi in qualità di legittimi eredi[3][4][5][6][7][8].
Ulteriori prove in questo senso derivano dal ritrovamento di monete coniate da Osman I in cui il suo lignaggio viene indicato come "Osman bin Ertuğrul bin Gündüz Alp"[9][10].
Genealogia
Come detto, non esistono fonti contemporanee che ricostruiscono il lignaggio di Osman I, che è perciò soggetto a diversi punti controversi[11]. Di seguito, si riportano le genealogie che includono Süleyman Shah come antenato osmanita:
Albero genealogico secondo il Behcetü't Tevârîh, di Şükrullah (XV secolo)[12]
Una sepoltura ottomana individuata a Qal'at Ja'bar, in Siria, scoperta nel 1921, è tradizionalmente ritenuta appartenere a Süleyman Shah, malgrado gli storici dichiarino che l'identità dell'uomo lì sepolto è ignota[2][6].
Fin dalla scoperta, il Trattato di Ankara ha assegnato la zona alla Turchia, creando un'enclave turca in territorio siriano, sorvegliata da un guardia d'onore in assetto militare[14][15]. Nel 2015, allo scoppio della guerra civile, la tomba è stata spostata in un luogo più sicuro con un'operazione chiamata Eufrate Shah[16].
^ab Michael Allan Cook, The new Cambridge history of Islam, Cambridge university press, 2010, p. 313, ISBN978-0-521-51536-8.
«The origins of the Ottomans are obscure. According to legend, largely invented later as part of the process of legitimising Ottoman rule and providing the Ottomans with a suitably august past, it was the Saljuq ruler ʿAlāʾ al-Dīn who bestowed rule on the Ottomans.»