Stupid Hoe

Stupid Hoe
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaNicki Minaj
Autore/iOnika Maraj, Tina Dunham
GenereTrap
Elettrorap
Pubblicazione originale
IncisionePink Friday: Roman Reloaded
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (1)[1]
(vendite: 1 000 000+)
Data20 dicembre 2011
EtichettaYoung Money, Cash Money, Universal Motown
Durata3:16

Stupid Hoe è un brano musicale della rapper statunitense Nicki Minaj, diciannovesima traccia del suo secondo album in studio Pink Friday: Roman Reloaded.

Il brano, seppur la cantante non lo ammetta esplicitamente nel testo, parla della rapper statunitense Lil Kim. È stato scritto dalla stessa Maraj e Tina Dunham e prodotto da quest'ultima.

Il video di Stupid Hoe è stato pubblicato ufficialmente sul canale Vevo della cantante il 20 gennaio 2012.[2]

Critiche

Stupid Hoe ha ricevuto critiche contrastanti. Rap-Up ha affermato che Nicki Minaj maneggia "armi da fuoco fiammeggianti" e ha notato la frecciata leggermente velata rivolta a Lil Kim, scrivendo che "il fuoco è stato riacceso".[3]

Tracce

Download digitale[4]
  1. Stupid Hoe – 3:16
CD
  1. Starships – 3:30
  2. Stupid Hoe – 3:16

Classifiche

Classifica (2011) Posizione
massima
Canada[5] 87
Regno Unito[6] 63
Stati Uniti[7] 59

Note

  1. ^ (EN) Nicki Minaj - Stupid Hoe – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 19 novembre 2024.
  2. ^ (EN) Nicki Minaj - Stupid Hoe (Explicit), su youtube.com. URL consultato il 26 gennaio 2012.
  3. ^ New Music: Nicki Minaj – ‘Stupid Hoe’, su rap-up.com, 19 dicembre 2011. URL consultato il 27 gennaio 2012.
  4. ^ (EN) Stupid Hoe - Single, su itunes.apple.com. URL consultato il 27 dicembre 2011.
  5. ^ (EN) Canadian Hot 100 — Week of February 11, 2012 — Biggest Jump, su billboard.com. URL consultato il 2 febbraio 2012.
  6. ^ (EN) Chart Stats Nicki Minaj - Stupid Hoe, su chartstats.com. URL consultato il 29 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2012).
  7. ^ (EN) Hot 100 — Week of February 11, 2012 — Biggest Jump, su billboard.com. URL consultato il 2 febbraio 2012.

Collegamenti esterni

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