Il toponimo Barba (Balbae) è citato per la prima volta in un documento del 1132. Al 1272 risale invece il riferimento allo strictum Balbe. Il significato etimologico del toponimo Valva o Balba, divenuta Barba nel XVIII secolo, è chiaramente riconducibile alle valve di una conchiglia e ciò per l'aspetto della gola dalle ripide pareti rocciose.
Più a monte, sul versante di sinistra sorgeva un tempo Balba, un antico abitato munito di un castello che dominava il sottostante stretto[1].
Una versione della leggenda delle streghe di Benevento pone presso lo stretto di Barba il luogo ove si trovava il noce di Benevento, sotto il quale le streghe praticavano i loro riti.
Secondo il Piperno, invece, il noce si trovava a due miglia da Benevento, presso la località detta di Santa Colomba, sempre vicino al fiume Sabato. Tali leggende affondano le loro radici nei rituali che compivano i Longobardi sotto un albero sacro che poi secondo la tradizione venne sradicato da san Barbato vescovo di Benevento[5][6].