Si tratta di un'ecoregione di savana con una superficie totale di circa 122 km². È un'isola vulcanica di circa 14 milioni di anni di età, con alte scogliere e profonde valli scavate dall'erosione. Il clima è secco e subtropicale[1].
Sull'isola non vi sono specie native di mammiferi e rettili. Almeno quattro uccelli terrestri endemici si sono estinti in tempi storici: due ralli incapaci di volare (Aphanocrex podarces e Porzana astrictocarpus), un cuculo (Nannococcyx psix) e un'upupa (Upupa antaios). Altrettanto endemico è il corriere di Sant'Elena (Charadrius sanctaehelenae). Vi sono molte specie endemiche di invertebrati, tra cui 157 coleotteri e la famosa forbicina di Sant'Elena (Labidura herculeana), la più grande del mondo, che poteva superare gli 8 cm di lunghezza ed è stata dichiarata estinta nel 2014[1][2].
Conservazione
L'ecoregione è considerata in pericolo critico: meno dell'1% della superficie dell'isola conserva la sua vegetazione originaria. L'aeroporto, completato nel 2016[3], e il progetto di costruzione di varie installazioni ricettive per i turisti minacciano una regione semidesertica che conserva tuttora vegetazione nativa. Esistono varie aree protette e un parco nazionale, quello del Diana's Peak[1].