L'idea è stata quella di mediare la portabilità di un notebook con la praticità di espansione di un computer da scrivania. Il tutto, con una semplice operazione, senza spostare alcun cavo o perder tempo con tutti connettori delle varie periferiche e limitarsi ad un solo collegamento più o meno adattato alla macchina (dai sistemi universali a sistemi personalizzati per una macchina in particolare), operazione che altrimenti risulterebbe lenta e non sempre possibile, soprattutto con alcune macchine munite di pochissime porte quali gli ultrabook. Col diffondersi di tablet e smartphone sono state create delle stazioni di espansione appositamente per questi dispositivi. Una stazione di espansione è anche utilizzata nella console ibrida Nintendo Switch per collegare la parte della console portatile al televisore.
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Il retro di una docking station della IBM col portatile sopra
Una docking station Dell E-Port K07A senza portatile
Retro di un Thinkpad T470p, la porta per la stazione di espansione è quella rettangolare sopra l'alloggiamento della batteria
Un portatile Compaq LTE 386s/20 dell'inizio degli anni 90 sulla sua stazione di espansione