La fermata nacque nell'ambito dei lavori per la realizzazione della principale linea ferroviaria sarda, la Cagliari-Golfo Aranci, nella seconda metà dell'Ottocento. Tale opera, realizzata dalla Compagnia Reale delle Ferrovie Sarde con un sistema a lotti, porto alla costruzione di una fermata ad ovest dell'abitato di Simaxis, che venne inaugurata il 1º luglio 1880[1] insieme al tronco ferroviario tra le stazioni di Oristano e Giave, e che iniziò la regolare attività dal giorno successivo[2].
La Compagnia Reale fu anche il primo gestore dell'impianto, e mantenne tale ruolo sino al 1920, quando alle Ferrovie Reali subentrarono le Ferrovie dello Stato.
La fermata continuò ad essere utilizzata anche nei decenni successivi al secondo conflitto mondiale, sino al 18 maggio 1978[3], quando vi cessò il servizio passeggeri. Da allora l'impianto è formalmente attivo come località di servizio[4].
Strutture e impianti
Realizzata con caratteristiche di scalo passante, la fermata di Simaxis presenta il solo binario di corsa, a scartamento ordinario (1435 mm). Lo scalo è inoltre dotato di un fabbricato viaggiatori a due piani, a pianta rettangolare con 4 luci di apertura sui lati maggiori, con un corpo aggiunto sul lato nord sul solo piano terra. Un ulteriore piccolo edificio si affianca ad esso, tuttavia tali locali non sono più impiegati per l'attività ferroviaria.
Movimento
Dal 1978 la fermata non è più attiva per il servizio viaggiatori[3], in precedenza fu servita dai treni effettuati dalle Ferrovie dello Stato lungo la Dorsale Sarda.
^ab Ferrovie dello Stato, Ordine di servizio n. 11, in Bollettino Ufficiale delle Ferrovie dello Stato, 1978.
^Fascicolo linea 163 (PDF), su donet.rfi.it, RFI Cagliari, pp. 19, 34-39. URL consultato il 21 febbraio 2015 (archiviato il 18 agosto 2014).
Bibliografia
Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN88-85909-31-0.
Elettrio Corda, Le contrastate vaporiere - 1864/1984: 120 anni di vicende delle strade ferrate sarde: dalle reali alle secondarie, dalle complementari alle statali, Chiarella, 1984.
Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.