La stazione di Osidda fu una stazione ferroviaria al servizio del comune omonimo (ma posta nel territorio comunale di Pattada), lungo la ferrovia Tirso-Chilivani.
Storia
La stazione fu costruita a fine Ottocento in contemporanea alla linea ferroviaria che l'avrebbe attraversata, la Tirso-Chilivani, per conto della Società italiana per le Strade Ferrate Secondarie della Sardegna, titolare della concessione della nuova infrastruttura. L'apertura all'esercizio della scalo avvenne il 1º aprile 1893[1][2], data di attivazione del tronco Tirso-Ozieri che completava la ferrovia.
Da quel momento in poi la stazione fu attiva al servizio del piccolo comune alle porte della Barbagia, nonostante i circa otto chilometri di distanza tra il borgo e il suo scalo ferroviario[3]. Passata dalla gestione SFSS a quella della Ferrovie Complementari della Sardegna nel 1921, la stazione osiddese restò in attività sino al 31 dicembre 1969[4], giorno in cui la Tirso-Chilivani fu definitivamente chiusa al traffico ferroviario. L'impianto fu quindi successivamente smantellato e abbandonato[3].
Strutture e impianti
L'impianto, di cui rimangono esclusivamente i ruderi di alcuni fabbricati[3], era situato lungo il tracciato della odierna SS 128 bis a circa otto chilometri a ovest di Osidda[3]. Dal punto di vista ferroviario aveva caratteristiche di stazione passante[3], essendo dotata di tre binari[3] a scartamento da 950 mm: da quello di linea si diramava a ovest un binario passante[3], dotato di prolungamento tronco in direzione Tirso; sul lato opposto invece aveva origine un tronchino terminante dinanzi a un piano caricatore per le merci[3].
L'edificio principale della stazione era il fabbricato viaggiatori, avente caratteristiche di casa cantoniera doppia[5] (la numero tre della Tirso-Chilivani): si trattava di una costruzione a due piani a pianta rettangolare[3], con tetto a falde e cinque luci per piano sul lato binari[3]. Un ulteriore fabbricato di servizio era invece utilizzato come alloggio per il personale[3].
Movimento
La fermata fu servita dalle relazioni merci e viaggiatori espletate dalle SFSS e in seguito dalle FCS.
Servizi
Durante il periodo di attività ferroviaria nell'impianto era presente una sala d'attesa, ospitata nel fabbricato viaggiatori.
- Sala d'attesa
Note
Bibliografia
- Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
- Elettrio Corda, Le contrastate vaporiere - 1864/1984: 120 anni di vicende delle strade ferrate sarde: dalle reali alle secondarie, dalle complementari alle statali, Chiarella, 1984.
- Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.
Voci correlate