La stazione fu inaugurata nel 1888, come la totalità della linea; successivamente venne tramutata in fermata[1].
Strutture e impianti
La fermata possiede un fabbricato viaggiatori a due piani, adibito ad abitazione privata al primo piano e abbandonato al piano terra, risalente all'epoca dell'apertura della linea.
È anche presente una piccola struttura, oggi ristrutturata, che in passato era adibita ai servizi igienici.
Nella stazione è presente un unico binario servito da un marciapiede, anche se un tempo esso era affiancato da un secondo binario, poi rimosso nell’ottica della cosiddetta “rete snella”.
Il comodato d'uso tra Legambiente e Rete Ferroviaria Italiana
Dal 2015 grazie a un comodato d'uso tra il circolo Legambiente di Cantù e Rete Ferroviaria Italiana, la stazione con le sue aree verdi attigue è stata recuperata dal degrado.[2] L'edificio dei servizi igienici che versava in un profondo stato di abbandono è stato adibito a ristoro. Dai volontari del circolo è stato recuperato anche il vecchio pozzo che fungeva da riserva d'acqua per caricare i treni a carbone. Poco distante da questo punto, è stato ritrovato anche un lavatoio storico, recuperato e reso accessibile ai camminatori.
La Legambiente di Cantù, che ha sede proprio in stazione, lavora costantemente per chiedere agli enti preposti il miglioramento del servizio ferroviario sulla Como-Lecco, il potenziamento dei mezzi pubblici, l'abbandono di politiche volte a incentivare la mobilità privata su gomma e la tutela delle ultime aree verdi presenti in Brianza.
La stazione è inoltre un punto di partenza per numerose passeggiate nel verde della Brianza verso luoghi come la Fontana del Guercio e la brughiera canturina.
Grazie ai comuni di Brenna e Alzate Brianza, lo sterrato che porta alla strada principale è stato illuminato recentemente.
Luca Merisio e Antonio Polito, Indice delle illustrazioni, in Italia della nostra gente - Treni ad altra velocità, Roma, Ecra - Edizioni del Credito Cooperativo, 2023.