Statuto di San Leucio

«Pensai allora di rendere quella popolazione utile allo Stato e alle famiglie: utile allo Stato, introducendo una manifattura di sete grezze, operando in seguito, in modo da portarla alla migliore perfezione possibile, tale da poter col tempo servire da modello ad altre più grandi; utile alle famiglie, alleviandole dai pesi che ora soffrono e portandole ad una condizione di agiatezza da non poter piangere miseria come finora è accaduto, togliendosi ogni motivo di lusso con l’uguaglianza e semplicità nel vestire.»

Lo Statuto di San Leucio o Codice leuciano, firmato nel 1789 da Ferdinando IV di Borbone, è una raccolta di leggi che, nel Regno di Napoli, regolamentavano la Real Colonia di San Leucio, sorta sulla omonima collina acquistata, nel 1750, da Carlo di Borbone, poi III di Spagna e adibita alla lavorazione su scala industriale della seta.

Il codice, redatto da Antonio Planelli, nativo di Bitonto (Ba), intellettuale, musicista e presbitero dell'entourage della regina Maria Carolina d'Asburgo-Lorena, fu il frutto del dispotismo illuminato che caratterizzò, fino alla scoppio della Rivoluzione francese, la corte borbonica napoletana. Come testimoniato da Eleonora Pimentel Fonseca in un suo sonetto in lode del Codice, esso fu voluto (si vedano per questo gli studi della giornalista e professoressa Nadia Verdile in Bibliografia) dalla sovrana asburgica nell'ambito delle poderose riforme in tema di diritto che in quegli anni si andavano facendo nel Regno di Napoli. Fu edito dalla Stamperia Reale del Regno di Napoli in 150 esemplari. Il testo, in cinque capitoli e ventidue paragrafi, rispecchia le aspirazioni del dispotismo illuminato dell'epoca a interpretare gli ideali di uguaglianza sociale ed economica, e pone grande attenzione al ruolo della donna tanto da sancirne l'uguaglianza con gli uomini, per la prima volta nella cultura occidentale.

Bibliografia

  • Mario Battaglini, La fabbrica del re: l'esperimento di San Leucio tra paternalismo e illuminismo, Roma, 1983
  • Filippo Tarantino - Angela Bernardi Dietro la ruota - infanzia pregiata, 1995 - ISBN 88-7949-092-3
  • Nadia Verdile, De Utopia, Caserta, 2006
  • Nadia Verdile (a cura di), L'utopia di Carolina. Il Codice delle leggi leuciane Napoli, 2007
  • Nadia Verdile, Tra leggi illuminate e lettere private: il 1789 di Maria Carolina d'Asburgo, in «Archivio per la Storia delle Donne», V, 2008; pp.71-106
  • Nadia Verdile, Utopia sociale, utopia economica. Le esperienze di San Leucio e New Lanark, Roma, 2009
  • Nadia Verdile, Maria Carolina e la Colonia di San Leucio, in All'ombra della corte. Donne e potere nella Napoli borbonica (1734-1860), a cura di Mirella Mafrici, Fondazione Valerio per la Storia delle Donne, Napoli, Fridericiana Editrice Universitaria, 2010; pp.83-97
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