Star Trek, anche nota nel fandom con l'acronimo TOS (in ingleseThe Original Series, "La serie originale"),[1] è una serie televisivastatunitense di fantascienza ideata da Gene Roddenberry nel 1964 e prodotta a partire dal 1966. È l'opera prima che dà vita al franchise di Star Trek e alla quale hanno fatto seguito altre serie televisive, film e opere letterarie. Per distinguerla all'interno del franchise, la serie è stata successivamente denominata Star Trek: The Original Series e in italiano Star Trek - La serie classica o Star Trek - La serie originale.[1]
Girata con un budget limitato, ha tra i suoi sceneggiatori alcuni scrittori divenuti celebri, tra i quali Theodore Sturgeon, Robert Bloch e Richard Matheson. Grazie alla filosofia e alle intuizioni del suo produttore Gene Roddenberry, si presenta estremamente moderna e innovativa nei contenuti, da un punto di vista sociale e tecnologico.
La serie non ha riscosso da subito un grande successo di pubblico: solo in seguito, anche grazie alla passione dei fan, è divenuta un cult e un fenomeno di costume, oggetto (assieme alle serie successive) del fandom più esteso a livello mondiale che si conosca.[2][3][4]
Trama
(EN)
«Space: the final frontier. These are the voyages of the starship Enterprise. Its five-year mission: to explore strange new worlds, to seek out new life and new civilizations, to boldly go where no man has gone before.»
(IT)
«Spazio: ultima frontiera. Eccovi i viaggi dell'astronave Enterprise durante la sua missione quinquennale, diretta all'esplorazione di nuovi mondi alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima.»
La serie è ambientata tra gli anni 2266 e 2269, in un ipotetico futuro in cui gli umani si sono riuniti nel governo mondiale della Terra Unita e sono entrati in contatto con altre forme di vita senzienti della Via Lattea, arrivando a promuovere con essi la nascita della Federazione dei Pianeti Uniti.
La serie narra le avventure della nave stellare federale della Flotta StellareUSS Enterprise NCC-1701 e del suo equipaggio, nella sua missione quinquennale di esplorazione nel cosmo alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà, "per arrivare spavaldamente là dove nessun uomo è mai giunto prima" (in ingleseTo boldly go where no man has gone before).[5]
C'è molta confusione in merito all'ordine "corretto" di visione degli episodi. Ciò è dovuto al fatto che negli USA in quegli anni la serialità e l'ordine cronologico erano importanti solo per le soap opera. Esistono perciò tre possibili ordinamenti alle puntate: quello di produzione ufficiale degli episodi, quello della prima messa in onda sulla NBC e quello basato sulla data stellare.[N 1]
Montgomery Scott, interpretato da James Doohan (stagioni 1-3), doppiato in italiano da Enrico Carabelli e Diego Reggente. Col grado di tenente comandante, è l'ingegnere capo nonché secondo ufficiale (terzo in comando) al quale viene affidato il comando della nave in assenza di Kirk e Spock.
Pavel Chekov, interpretato da Walter Koenig (stagioni 2-3), doppiato in italiano da Claudio Beccari e Luca Ward. È l'ufficiale addetto alle operazioni nonché il navigatore della nave. Nell'originale viene interpretato con un marcato accento russo.
La serie introduce numerose specie aliene che diverranno caratteristiche del franchise, quali ad esempio i Vulcaniani, specie amica degli umani e tra i quattro fondatori della Federazione dei Pianeti Uniti assieme ad Andoriani, Tellariti e gli stessi umani, cui appartiene l'ufficiale scientifico Spock. O ancora come i Klingon, storici avversari della Federazione, costituiti da un popolo di fieri guerrieri la cui ragione d'esistenza è la guerra e la lotta e che, durante gli anni della guerra fredda, hanno rappresentato una metafora del "pericolo russo" rappresentato dall'Unione Sovietica.[6] O ancora i Romulani, altro nemico storico della Federazione, rappresentato da una razza aliena discendente dagli stessi Vulcaniani e fisicamente identici a loro, ma che hanno rinunciato alla disciplina della soppressione dei sentimenti e hanno costruito un potente impero militare. O ancora i Gorn, sorta di grosse lucertole umanoidi, dotate di una forza superiore, temuti per la loro aggressività e ferocia, una delle razze aliene maggiormente iconiche e rappresentative dell'universo di Star Trek, utilizzate anche al di fuori del franchise come riferimento allo stesso o come simbolo di minaccia.
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Produzione
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Distribuzione
Trasmissione originale
La serie esordì negli Stati Uniti, paese di produzione, l'8 settembre 1966 sul canale televisivo NBC,[7] sebbene la prima puntata fosse già stata trasmessa due giorni prima, il 6 settembre, dal network canadeseCTV[8]. Trasmessa per tre stagioni televisive successive, si concluse, dopo 79 episodi, il 3 giugno 1969.[9]
La prima trasmissione in lingua italiana risale al 1º maggio 1979 su Telemontecarlo (sottotitolata Destinazione cosmo), ma l'emittente estera non aveva una copertura adeguata sulla penisola italiana. La serie divenne dunque nota al grande pubblico in Italia soprattutto un anno più tardi, con l'uscita del film omonimo di Robert Wise e la diffusione attraverso le televisioni locali del telefilm a partire dall'estate del 1980.
Home video Italia
La prima edizione home video in VHS fu distribuita fra il 1994 e il 1997 a cura della Paramount CIC Video. Rispetto all'edizione DeA, nella cui occasione le VHS erano fornite di semplici copertine in cartone, le VHS della CIC furono corredate di custodie standard in plastica trasparente. Successivamente la serie è stata distribuita in VHS dalla De Agostini, in collaborazione con Paramount, con la raccolta Star Trek Collection.
Nel 2005 la Paramount ha distribuito in Italia tre cofanetti DVD, ognuno contenente una stagione. Nel 2006 il settimanale Panorama (Arnoldo Mondadori Editore) ha pubblicato in allegato alla rivista tutte le tre stagioni. Si tratta di una riedizione del cofanetto originale Paramount con confezione in DVD slim e cofanetto in omaggio.
Versione rimasterizzata
Nel 2006 la CBS, detentrice dei diritti televisivi dell’intero franchise, tornò ai master originali di tutte e tre le stagioni, ripulendoli sia video che audio e aggiunse nuovi effetti creati in CGI. Particolare attenzione è stata data a elementi come l'Enterprise, i pianeti alieni e le loro immagini rappresentate dallo spazio, i pianeti visti dall'orbita, i veicoli spaziali alieni e la tecnologia come i display dei computer, le immagini dello schermo e i raggi phaser.
Il restauro e il miglioramento sono stati eseguiti da CBS Digital. Tutti i filmati live-action sono stati scansionati in alta definizione dai suoi elementi di pellicola 35 mm di prima generazione. Sebbene fosse possibile ritoccare e rimasterizzare alcuni effetti visivi, tutte le nuove inquadrature esterne della nave, dello spazio e del pianeta sono state ricreate sotto la supervisione Niel Wray.
Anche la sigla di apertura è stata ri-registrata in stereo digitale.
La versione Remastered è andata in onda nel 2006 in syndication. Nel 2017 sono usciti i cofanetti Blu-Ray delle tre stagioni con la possibilità di vedere la serie in originale o nella versione Remastered.
Gene Roddenberry ha vinto un premio Hugo speciale per Star Trek nel 1968. Due episodi hanno ricevuto premi Hugo alla miglior presentazione drammatica (Best Dramatic Presentation) e Harlan Ellison ha vinto per la sceneggiatura di un episodio il premio Writers Guild of America.[10] La serie ha inoltre ricevuto il premio NAACP Image nel 1967 dalla National Association for the Advancement of Colored People per onorare il contributo delle persone di colore nei media e il TV Land Award alla cultura popolare nel 2003.
Tutti e sette gli attori che interpretavano i ruoli principali hanno ottenuto una loro stella nella Hollywood Walk of Fame (l'ultimo è stato Walter Koenig nel 2012).[11]
Nonostante si appresti a compiere sessant'anni, la serie originale continua ad essere apprezzata dalla critica: su Rotten Tomatoes, sito aggregatore di recensioni, quelle positive sono l'80% di 42 con un voto medio di 7.90/10.[12] L'altro noto sito di recensioni, Metacritic, non ha ancora recensioni professionali, ma quelle degli utenti sono largamente positive (voto medio 8.2/10).[13]
Malgrado il successo della serie originale, in larga parte postumo, non fu possibile girare un seguito per il piccolo schermo con lo stesso cast. Una serie di fantascienza aveva, all'epoca, un costo di produzione superiore a quello di altri tipi di telefilm (come ad esempio le sitcom), a causa delle scenografie e degli effetti speciali.
Nel 1973-1974 fu prodotta una serie animata omonima che presentava gli stessi personaggi, doppiati dai medesimi attori. Un progetto per una nuova serie di telefilm del 1978, che avrebbe dovuto chiamarsi Star Trek: Phase II, fu invece interrotto poche settimane prima dell'inizio delle riprese. Il grande successo del film Guerre stellari (1977) aveva nel frattempo convinto i produttori a puntare sul cinema piuttosto che sulla televisione. Le avventure del capitano Kirk e dei suoi uomini dell'equipaggio originale dell'Enterprise proseguirono così sul grande schermo a partire dal 1979, con un primo film intitolato sempre Star Trek (Star Trek: The Motion Picture) e cinque successive pellicole, le prime di una lunga e fortunata serie cinematografica; nel 1982 uscì Star Trek II - L'ira di Khan (Star Trek II: The Wrath of Khan); nel 1984 Star Trek III - Alla ricerca di Spock (Star Trek III: The Search for Spock); nel 1986 Rotta verso la Terra (Star Trek IV: The Voyage Home); nel 1989 Star Trek V - L'ultima frontiera (Star Trek V: The Final Frontier) e nel 1991 Rotta verso l'ignoto (Star Trek VI: The Undiscovered Country). Nel 1994 viene inoltre distribuito il film Generazioni (Star Trek: Generations), in cui l'equipaggio di Kirk lascia il posto a quello della serie The Next Generation.
Dal 2009 è stata inoltre resuscitata la serie cinematografica per opera di J. J. Abrams, che ha dato vita a una nuova saga ambientata nel XXIII secolo, in una linea temporale alternativa detta Kelvin Timeline, interpretata dall'equipaggio della serie classica. Questa nuova serie di film vede i titoli: Star Trek (Star Trek, 2009), Into Darkness - Star Trek (Star Trek Into Darkness, 2013) e Star Trek Beyond (2016).
Influenza culturale
Star Trek è stato fonte di ispirazione per scienziati e ricercatori. La prima navetta Space Shuttle della NASA fu battezzata Enterprise in onore dell'astronave della serie ideata da Roddenberry.
La serie ha anticipato molti oggetti tecnologici che solamente a decine di anni di distanza sono diventati di uso quotidiano (tra questi porte automatiche, minidischi, telefoni satellitari, computer palmari) e ha introdotto nell'immaginario collettivo molte altre possibilità futuribili: il teletrasporto, i viaggi più veloci della luce e quelli nel tempo sono oggetto di autentiche ricerche scientifiche. Il teletrasporto è introdotto nella serie come artificio scenico onde evitare sequenze di atterraggio dell'astronave, che avrebbero comportato costi per un ulteriore studio fotografico e modellistico. Secondo le attuali ricerche l'idea di teletrasporto come presentato in Star Trek è ritenuta improbabile già nella fase iniziale del processo, sebbene costituisca una possibilità teorica ammessa sia dalla meccanica quantistica (Teletrasporto quantistico) sia dalla teoria della relatività generale (Ponte di Einstein-Rosen).
Seppure nel contesto leggero in cui il telefilm è ambientato, in vari episodi gli autori hanno affrontato temi sociali importanti, se si pensa alle battaglie sociali in corso negli Stati Uniti degli anni sessanta, quando il telefilm è andato in onda per la prima volta; di primaria importanza il tema del razzismo e della comprensione tra i popoli, affrontato in vari episodi ma anzitutto nella composizione del cast, che vede tra i protagonisti un personaggio scozzese (Scott), un russo (Chekov, in piena guerra fredda), un giapponese (Sulu), addirittura un alieno (Spock) e un'africana (Uhura), la prima donna di colore a figurare in un ruolo di comando nella storia della televisione statunitense. L'attrice Nichelle Nichols, che era intenzionata ad abbandonare la serie dopo la prima stagione per dedicarsi al teatro e ai musical, fu convinta a rimanere da Martin Luther King in persona.[14] La stessa interprete di Uhura è anche ricordata per essere stata protagonista, assieme al capitano Kirk, di uno dei primi[15] baci interrazziali nella storia della televisione negli USA, nel 1968 (episodio Umiliati per forza maggiore). Questo e altri episodi della serie non furono trasmessi dalla britannica BBC perché ritenuti inadatti a un pubblico di minori.[16]
Il teorico della fantascienza e dei media Alan N. Shapiro ha affermato che "i principi base di Star Trek sono una summa della filosofia, della letteratura, delle teorie politiche e scientifiche degli ultimi 250 anni a partire dalle rivoluzioni francesi e americane. Io definisco Star Trek l'erede e il protettore delle nostre migliori tradizioni intellettuali e dei nostri tesori culturali."[17]
Note
Annotazioni
^Anche se bisogna notare che la data stellare utilizzata nella serie classica, era scelta in modo più o meno casuale e solamente con le serie successive ha assunto una certa importanza e coerenza.
^ab(EN) The Long List of Hugo Awards, 1968, su The Long List of Hugo Awards, NESFA, 2 settembre 1968. URL consultato il 10 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2009).