Lo sperimentalismo è una corrente letterariaitaliana, portata avanti soprattutto dagli scrittori aderenti al cosiddetto Gruppo 63. Il suo intento era di innovare la letteratura, mediante la scoperta di nuovi territori di ricerca, nei quali sperimentare le intuizioni dell'avanguardia.[1]
Storia e caratteristiche
Intorno agli anni sessanta, mentre viene esaurendosi l'esperienza neorealista, appaiono sempre più evidenti in Italia i segni di una profonda trasformazione socio-culturale. Lo sviluppo industriale, il benessere economico, la diffusione dei mass media, determinano nuove problematiche e quindi nuove forme letterarie impegnate a confrontarsi con la realtà sociale del momento.
Negli anni sessanta-settanta, inoltre, nacquero nuovi linguaggi straordinariamente innovativi, come quello che sperimentò Carlo Emilio Gadda, insieme dialettale, colto, tecnico, specialistico utilizzato per rappresentare aspetti della società o situazioni esistenziali.
Nell'ambito della produzione letteraria più recente, è difficile distinguere filoni letterari ben precisi, per la varietà e difficoltà delle tematiche e degli stili. Si ricordano in particolare Dino Buzzati, Dacia Maraini, Umberto Eco.