Era un vero "maschiaccio" da ragazza: infatti di lei dice "Mi sono slogata ciascuna delle caviglie da otto a dodici volte strappandomi cinque legamenti", con conseguenti difficoltà nell'indossare i tacchi.[3] Durante le scuole superiori ha lavorato come cuoca e successivamente ha frequentato una scuola di cosmetologia.[4]
Comincia la carriera di modella all'età di 14 anni.[3] Ha iniziato a posare in foto per adulti con il nome Natalia Cruz, diventando Penthouse Pet del mese nel novembre del 2002 e Penthouse Pet dell'anno 2005[5].
Nel 2005, ha firmato un contratto in esclusiva con la casa di produzione di film pornografici Digital Playground[6]. In quel momento, cambia anche il nome in Sophia Santi, affermando di non possedere nessun sito web NataliaCruz.com e di non volere che la persona proprietaria di tale sito potesse speculare su tutto il lavoro di marketing che la Digital Playground faceva per lei.[7] Ad oggi, la sua performance più significativa è in apparenza quella in Island Fever 4.
All'età di 18 anni, Sophia si è fatta realizzare un grande tatuaggio di un drago giapponese, che copre la maggior parte del fianco sinistro. Il testo del tatuaggio è そうぞうする in hiragana; un possibile significato è 想像する ("immaginare"). Ella ha affermato che, dal momento che il tatuaggio è una dipendenza, piuttosto che tanti piccoli tatuaggi, ha preferito avere un grande tatuaggio, in cui si continuerà un lavoro svolto di volta in volta. Lei ha anche un piccolo tatuaggio di una farfalla sul lato destro del suo ventre.[7]
^ab Gram Ponante, Hiya Sophia Santi!, su gramponante.com, 22 giugno 2005. URL consultato il 26 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2008).
^abcd Roger T Pipe, Interview: Sophia Santi, su rogreviews.com, gennaio 2006. URL consultato il 26 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2013).
^ Joanne Cachapero, Sexy Spread: Sophia Santi, su eros-ny.com, Eros NY, 28 novembre 2006. URL consultato il 26 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2007).
^abc Shannon T. Nutt, Interview, su pornstar.dvdempire.com, dvdempire.com, 17 maggio 2006. URL consultato il 26 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
^ David Sullivan, 2009 AVN Award-Winners Announced, su AVN.com, 11 gennaio 2009. URL consultato l'11 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2009).