Il Soldier's guide to Sicily fu un manuale edito dal Foreign Office britannico distribuito alle truppe anglo-statunitensi che sbarcarono in Sicilia nel luglio del 1943, durante la campagna d'Italia della seconda guerra mondiale.
Il testo è un vademecum che riassume gli usi e i costumi dei siciliani scritto per i soldati anglo-statunitensi che si apprestavano a occupare l'isola siciliana nell'estate del 1943. Il testo inizia con una prefazione dell'allora comandante supremo delle forze alleate nel Mediterraneo, generale Dwight D. Eisenhower, che spiega ai soldati come la vittoria in Nordafrica abbia liberato le linee di comunicazione nel Mar Mediterraneo, ma per colpire al cuore le potenze dell'Asse era necessario mettere piede in territorio nemico.
Il testo prosegue poi con informazioni riguardo la geografia dell'isola, le divisioni amministrative, i trasporti, gli usi e costumi della popolazione e infine con un compendio di parole e frasi tradotte dall'italiano all'inglese. Furono due i rapporti pubblicati dai britannici, uno ad uso degli ufficiali, il Sicily zone Handbook June 1943, l'altro, come detto, ad uso delle truppe, il Soldier’s guide to Sicily.
Secondo il docente Luigi Lombardi, entrambi gli scritti costituiscono «uno spaccato dell'isola, degli anni quaranta del secolo scorso, sotto l'aspetto sociale, economico e politico ed etnografico»[1].
Altre edizioni
Nel 2013 la casa editrice Sellerio ha stampato la Guida del soldato in Sicilia, ossia un'edizione tradotta in italiano della Soldier's guide to Sicily, con una nota introduttiva di Andrea Camilleri[2].
Note
Voci correlate
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