Il solarium (latino, derivato di sol-solis, il sole; propr. "luogo soleggiato") è un impianto tecnico che si serve dei raggi ultravioletti, per lo più di tipo "A" (UV-A), per irradiare il corpo umano a scopi terapeutici o per indurre un'abbronzatura artificiale.
Descrizione
Un solarium, che per la legge n. 1 del 1990, recante disciplina dell'attività di estetista, deve sempre essere abbinato alla licenza di estetica, è composto da cabine con all'interno le lampade abbronzanti che possono essere ad alta o a bassa pressione, i primi sono quei solarium dotati di lampade con abbinata una parabola riflettente (generalmente in alluminio) con davanti un filtro blu, i secondi sono composte da neon da 160 W o 180 W che possono avere diverse miscele di UV-A e UV-B[non chiaro].
Tipi
Le lampade abbronzanti emettono in prevalenza raggi UV-A, e in alcuni casi raggi UV-B. Per questo motivo, si distinguono in 2 tipi:
a bassa pressione: oltre ai raggi UV-A (ultravioletti di tipo "A") emettono il 2% di raggi UV-B (tipo "B"). Sono caratterizzate dalla presenza di tubi al neon che possono arrivare a una lunghezza di 2 metri, con una potenza da 100 a 160 watt. I tempi di esposizione devono essere di massimo 10 minuti.
ad alta pressione: emettono principalmente raggi UV-A ed una percentuale minima di raggi UV-B. Presentano bulbi montati dentro una parabola riflettente ed hanno una potenza di 400 watt. I tempi di esposizione non devono superare i 15 minuti.
Limiti d'uso
L’utilizzo delle lampade abbronzanti è soggetto ad alcune restrizioni e limiti d'impiego.[1] In particolare ne è vietato l'uso a minori di 18 anni, donne in stato di gravidanza, persone che soffrono o hanno sofferto di tumori della pelle e persone con la pelle molto chiara che si scottano facilmente e non si abbronzano[2].
L’uso delle lampade abbronzanti è inoltre sconsigliato a persone con un elevato numero di nei, persone che hanno avuto ustioni solari in epoca pediatrica e adolescenziale, persone che assumono farmaci[3] o persone con cattiva circolazione o che soffrono di sbalzi di pressione.
Rischi
Nel mese di luglio 2009, il CIRC ha pubblicato un rapporto che colloca i solarium, comunemente noto come "lampada", nella più alta categoria di rischio definendoli cancerogeni per gli esseri umani. L'agenzia, che è parte dell'OMS, aveva precedentemente situato i solarium nella categoria "probabilmente cancerogene".
Nel luglio 2017 uno studio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità[4] afferma che "i lettini solari sono pericolosi per la nostra salute". Nello stesso studio si afferma inoltre che i benefici derivanti dalla produzione di vitamina D sono superati dagli effetti negativi e si consiglia l'assunzione della vitamina D tramite l'alimentazione.