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Motivo: Tema estremamente importante trattato in maniera superficiale e con gravi carenze. Discutibili le affermazioni sull'Uomo di Cromagnon e quello di Neanderthal applicate al concetto di etnia. Carente contestualizzazione nel testo delle fonti indicate in bibliografia.
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Una società multietnica è una società umana caratterizzata dalla coesistenza, più o meno integrata, di persone di più etnie diverse.[1] Il principale fattore di genesi della società multietnica è costituito dal fenomeno delle migrazioni dell'uomo nel mondo.
Nella storia
La convivenza tra etnie umane diverse ha sempre imposto alle parti a confronto problemi difficili, anzi, la tentazione a risolvere le divergenze con la violenza, è addirittura anteriore se è vero che circa trentamila anni fa l'uomo di Cro Magnon avrebbe eliminato completamente il competitore Neanderthal dopo una convivenza di circa 60.000 anni nel Levante,[2] e per più di 10.000 anni in Francia.[3][4][5]
Esistono però esempi in cui le migrazioni degli uomini hanno portato ad un diffondersi della civiltà come ad esempio, al tempo della rivoluzione neolitica: secondo Luca Cavalli Sforza, il padre della moderna genetica delle popolazioni, il corredo cromosomico delle popolazioni dell'Europa rivelerebbe la stratificazione di geni provenienti dall'Anatolia insieme agli uomini che diffondevano l'agricoltura. I primitivi cacciatori mesolitici sarebbero stati integrati, cioè, prova l'analisi dei cromosomi, nelle popolazioni degli emigranti anatolici.[6]
La Constitutio antoniniana, sotto Caracalla attribuì la cittadinanza romana a tutti gli uomini liberi dell'Impero romano, fu esempio precoce di società multietnica basata sull'uguaglianza dei diritti, sebbene rigidamente monoculturale.[7]
Ma nella storia le società multietniche di tale tipo sono state piuttosto l'eccezione che la regola, se pensiamo, ad esempio, al caso degli Stati Uniti, in cui gli Indiani furono eliminati con le guerre indiane. Il sistematico sterminio dei bisonti costrinse alla morte di fame, in due inverni, decine di migliaia di nativi. Per contro i neri erano reputati "animali senza alcun diritto", se si pensa che il padre della democrazia statunitense, Thomas Jefferson, grande proprietario di schiavi, non pensò mai di emancipare i figli delle proprie concubine nere.
Negli Stati Uniti anche dopo l'emancipazione decretata da Abramo Lincoln, non produsse, per un lungo periodo di tempo, una vera uguaglianza civile, ed è stato il caso, fino ad anni recentissimi, del Sudafrica dell'apartheid. Gli Stati Uniti sono, oggi, una grande società multietnica, come è grande società multietnica il Brasile, mentre si avvia a diventare grande società multietnica l'Europa occidentale stretta dalla pressione demografica dell'Asia e dell'Africa che tendono a ricolmare i vuoti demografici esterni.
Il futuro delle società multietniche europee
Le previsioni di chi si occupa a livello scientifico di futurologia non è priva di elementi di profonda incertezza. In genere prevale la tesi che la popolazione originaria sia in contrazione per la scarsa natalità (scarsa crescita di nuovi individui), mentre è possibile anche uno scenario in cui le attuali minoranze potranno in alcuni paesi assumere il ruolo di maggioranza. Le previsioni delle tendenze demografiche quando coesistono gruppi con un indice di natalità diverso è relativamente più facile da determinare, mentre resta una grande incognita la coesistenza di tradizioni diverse o l'assimilazione di una rispetto alle altre.
Gli studi più accreditati, dato l'attuale tasso di riproduzione della popolazione tedesca, indicano per la Germania, in cui la presenza degli immigrati è già significativa[8][9] nel 2050 uno scenario in cui la Germania stessa o avrà drasticamente ridotto la popolazione o avrà acquisito una forte presenza di immigrati, in prevalenza provenienti dalla Turchia.
Per quanto concerne gli Stati Uniti d'America, invece, la nascite della popolazione di origine bianca non-ispanica sono inferiori a quelle delle cosiddette "minoranze etniche"[10], dimodoché è stato stimato che, se gli immigrati non dovessero calare e il tasso di fecondità fra i caucasici non aumentasse, entro il 2042[11][12] i cosiddetti WASP diverrebbero a tutti gli effetti una minoranza.
Del resto, già a Londra, una delle città più multietniche d'Europa, i bianchi autoctoni sono meno degli immigrati nel loro complesso.
«La società multietnica è un sistema sociale in cui convivono soggetti con identità etniche diverse: con ciò si intende l'appartenenza consapevole a un gruppo che condivide uno spazio geografico di provenienza, una comune discendenza, una cultura condivisa, siano essi reali o socialmente costruiti»
^Secondo un'altra interpretazione queste fusioni potrebbero essersi compiute con i metodi cruenti del tempo, quindi verosimilmente con la soppressione dei maschi adulti e la soggezione delle femmine.
Cavalli-Sforza Luigi L. Genes, peoples and languages Londra, 2001
Ammerman Albert J., La transizione neolita e la genetica di popolazioni in Europa Torino, 1986
Reinhard M., Armengaud A., Dupaquier J., Storia della popolazione mondiale, Bari 1971
Wright Ronald, Stolen continents: the indian story, London - 1992
Axtell James,The European and the Indian: essays in the ethnohistory of colonial North America, Oxford, 1981
Andrea Villa, Immigrazione e differenziazione religiosa in Italia. Paper, Convegno Internazionale AIS: "Multiple modernities at the beginning of XXIth century", Roma, LUMSA 24-25/09/09 [E-prints Università di Firenze].