Le smagliature o atrofie dermo-epidermiche a strie (nome scientifico: striae distensae), sono delle cicatrici che si presentano sulla cute, dovute alla rottura delle fibre elastiche del derma. All'inizio presentano un aspetto rossastro ma si attenuano con il tempo, diventando bianche e lucide. Le zone più colpite sono addome, seno, glutei, cosce e fianchi; si presentano in seguito a cambiamenti nel corpo, durante l'adolescenza, la gravidanza, la perdita di peso dopo una dieta.
Segni e sintomi
Le strie, o "smagliature", si presentano inizialmente come lesioni rossastre o violacee che possono apparire in qualsiasi parte del corpo, ma più spesso si verificano dove si accumula la maggior parte del grasso.[1][2] Compaiono più spesso sull'addome (soprattutto vicino all'ombelico), sul seno, sulle spalle, sulla parte superiore delle braccia, sulle ascelle, sulla schiena, sui fianchi (sia interni che esterni), sulle cosce e sui glutei. Con il tempo, si atrofizzano e perdono pigmentazione. Le aree colpite appaiono vuote e morbide al tatto.
Le smagliature compaiono nel derma, lo strato intermedio di tessuto elastico che aiuta la pelle a mantenere la sua forma.[3] Le smagliature non si formano finché il derma sostiene la pelle;[4] lo stiramento influisce su dove appaiono le smagliature e da quale direzione provengono.[5]
Possono (ma non sempre) provocare sensazioni di bruciore e prurito, nonché disagio emotivo. Di per sé, non rappresentano un rischio per la salute e non influiscono sulla capacità dell'organismo di funzionare e recuperare normalmente.[6][7] Tuttavia, ad alcune persone non piace l'aspetto delle smagliature. Compaiono più spesso nelle donne giovani che spesso si rivolgono a un dermatologo[8] dopo la gravidanza.
La storia
Fin dall'antichità si sono cercati rimedi per prevenire le smagliature in gravidanza. Sia gli antichi greci che i romani usavano l'olio d'oliva, mentre gli etiopi e i somali usavano l'olio d'incenso.[9]
Le strie sono state descritte per la prima volta da Roederer nel 1773 e poi descritte istologicamente da Troisier e Menetrier nel 1889. Nel 1936, Nardelli ha fatto le prime descrizioni morfologicamente corrette del.[10]
Trattamenti e prevenzione
Pur essendo complicato eliminarle del tutto, il loro aspetto può essere significativamente migliorato mediante molteplici trattamenti che includono laserterapia, peeling chimici, creme specifiche e radiofrequenza frazionata.[11] Possono essere prevenute idratando la pelle, applicando creme che migliorano l'elasticità cutanea, praticando esercizio fisico (tra gli sport consigliati ci sono lo step, il pilates e la corsa) e mantenendo un'alimentazione sana.